‘A quai m’ha lassatu e a quai m’ha ttruatu’, presente e passato all’ombra di una torre costiera


Condividi su

Le torri costiere del Salento sono sempre stata fonte di ispirazione per le poesie in dialetto salentino di Miriam Perrone. Il loro essere silenzione sentinelle sul mare ha sempre ‘scosso’ l’animo letterario di scrittori e poeti. Quelle torri svettanti poste dinanzi a meravigliose distese d’acqua ora tranquille e trasparenti, ora agitate e ‘rissose’ hanno dato voce all’attesa di un amore o al desiderio di un ballo al chiaro di luna oppure alla veglia luminosa del sole sulla costa. Stavolta ad annusarsi sotto quella costruzione sono il fischiettante passato di un uomo e il suo presente orgoglioso. Il passato che chiede conto e il presente che testimonia mentre a passi veloci ci si avvicina a ciò che sarà e di cui davvero non si sa nulla.

Sta scinnia la sira
su dra vecchia torre a mare,
quannu ‘ntisi qualchetunu,fiscare.
Era nu cristianu ecchiu ecchiu
e ni chiesi:ci sinti?
Simbrava ca tinia l’uecchi finti.
Me rispuse:suntu lu passatu,
a quai m’ha lassatu e a quai m’ha ttruatu.
Oiu sacciu,
intra stu presente …ce t’e’rriatu?
E ci mai,intra stu tiempu m’ha pinsatu!
Ne tissi:passatu,
iou cu l’insegnamentu tou aggiu caminatu…
pe noe vie e noe strate
e tante cose ane rriate.
Bone e fiacche,
se chiama esperienza,
nu se pote fare senza.
Bona strata,me ritau…
mentre chianu chianu,
su dra vecchia torre a mare,
la luce si stutau.

Traduzione
Stava scendendo la sera
su quella vecchia torre che si affaccia sul mare,
quando sentì qualcuno fischiare.
Era un vecchio
e gli chiesi: ‘chi sei?’.
Sembrava che avesse gli occhi finti.
Mi rispose: ‘Sono il passato,
qui mi hai lasciato e qui mi hai trovato.
Voglio sapere: in questo tempo presente di me che ti è arrivato?
In giorni recenti mi hai pensato?’.
Gli risposi: ‘Passato,
grazie ai tuoi insegnamenti ho percorso la mia strada,
per nuove vie e nuove strade
e tante cose sono arrivate.
Buone e cattive.
Questa si chiama “esperienza
e non se ne può fare a meno’.
‘Buona strada’ allora mi disse a voce alta il passato,
mentre lentamente la luce si spegneva su quella torre a mare.

(La foto in copertina è di Eby Manca)