
È dedicata ad una delle più belle torri costiere del Salento la poesia della domenica di Miriam Perrone. Questa volta non c’è la lingua dialettale a colorare un affresco suggestivo. C’è l’immagine di due corpi che danzano in un silenzio surreale, come colonna sonora il rumore del mare sotto una luna che illumina Torre Lapillo. Conosciuta anche con il nome di Torre di San Tommaso, il sistema difensivo voluto da Carlo V per proteggere il Salento dalle invasioni dei Saraceni sorveglia un’insenatura detta “dell’omo morto”.
Con i suoi 17 metri di altezza, è una delle torri più grandi del territorio. E ora fa da sfondo ad un bacio “rubato” al chiaro di luna.
La filastrocca
Invitami a ballare,
su questa vecchia
torre vicino al mare.
Sento il tuo cuore palpitare!
Hai paura a danzare?
Hai voglia di un bacio
senza più parlare?
Non posso promettere
di aiutarti a volare,
ma sappi che in silenzio
sei riuscito a farmi amare.
Continuiamo a danzare
non ci curiamo se qualcuno
si fermerà a guardare.
Senti l’odore del mare?
Entra da questa finestra,
dove la Luna ogni notte
si posa a cantare.
Una musica soffusa,
un gatto solitario fa le fusa
e la mia anima è confusa.
Continuiamo a ballare!
Non voglio che la luce del giorno,
spenga questa notte da sogno.
Torre Lapillo…