Abusi sessuali su una 11enne di Tricase: disposto il giudizio immediato per il presunto orco


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Fu arrestato in flagranza di reato, poiché avrebbe abusato di una ragazzina di appena 11 anni ed ora per un operaio 58enne di Tricase viene disposto il giudizio immediato. Il gip Stefano Sernia ha accolto la richiesta, in considerazione dell'evidenza della prova e della confessione dell'uomo, avanzata dal sostituto procuratore Paola Guglielmi. Non vi sarà, dunque, alcuna udienza preliminare ed il difensore dell'imputato, l'avvocato Mario Ciardo, entro quindici giorni dalla notifica, chiederà il patteggiamento della pena.

Intanto, il giudice per le indagini preliminari ha fissato per prassi, la prima udienza per il 5 febbraio dinanzi alla prima sezione in composizione collegiale. I genitori della minore sono assistiti dall'avvocato Tony Indino.

Ricordiamo che a fine novembre, la psicologa Michela Francia a seguito dei numerosi ascolti della minore, depositò una consulenza che accertava come la ragazzina fosse in grado di testimoniare. Dunque, sulla scorta di questa importante "indicazione", il gip Stefano Sernia dispose per il 16 dicembre, l'ascolto protetto della ragazzina sotto forma d'incidente probatorio. Nel frattempo, dunque già in fase d'indagini, l'avvocato Ciardo avanzò una richiesta di patteggiamento della pena ed il gip ritenne a questo punto superfluo procedere con l'incidente probatorio. Successivamente, il pm rigettò il patteggiamento e formalizzò la richiesta di giudizio immediato, poi accolta dal giudice.

La vicenda risale al 23 luglio scorso, quando un operaio 58enne in mobilità di Tricase, fu arrestato in flagranza di reato con l'accusa di aver molestato una minore. Sul posto, infatti, un casolare abbandonato nella zona industriale di Miggiano, accorsero prontamente i Carabinieri della Compagnia di Tricase e gli agenti di Polizia del Commissariato di Taurisano. Successivamente, durante l'udienza di convalida, alla presenza del proprio difensore, il 58enne ha confessato dinanzi al Gip Stefano Sernia; il giudice ha convalidato l'arresto, ma ha accolto la richiesta dei domiciliari, avanzata dal suo legale.

L’uomo avrebbe ammesso di avere avvicinato la ragazzina con una scusa e di averla convinta a salire in auto; l’avrebbe poi condotta in un luogo appartato, dove la bambina sarebbe stata costretta a soddisfare le sue richieste sessuali. L’auto è stata notata da alcuni passanti e dal proprietario del rudere, un agente di Polizia Penitenziaria, in quel momento non in servizio, che ha chiesto l’intervento degli agenti. E così, il presunto molestatore, per giunta un vicino di casa della famiglia dell'11enne, è finito in manette ed è stato poi condotto nel carcere di Borgo San Nicola. In base ad un primo ascolto della ragazzina da parte dei Carabinieri, sarebbe emerso come circa un paio di settimane prima, si fosse verificato un episodio simile.

Ricordiamo inoltre che l'11 agosto, il Tribunale del Riesame ha confermato per il 58enne di Tricase, la misura cautelare dei domiciliari. Inizialmente, come detto, il Gip aveva disposto questa stessa misura; il Pm aveva fatto appello, ma in sede di Riesame, il collegio giudicante presieduto da Gabriele Perna lo aveva rigettato, confermando dunque i domiciliari. I giudici non ritenevano che ci fossero le esigenze cautelari del carcere.