Avrebbe abusato di una ragazzina di appena 11 anni e per un tricasino oggi è arrivata la condanna a 4 anni. Il gup Michele Toriello, nel processo con rito abbreviato, ha ritenuto il 59enne R.C. colpevole del reato aggravato e continuato di violenza sessuale, confermando la richiesta avanzata dal pm Paola Guglielmi (sostituito in udienza dalla dr.ssa Maria Rosaria Micucci) e riconoscendo le attenuanti generiche.
La vicenda risale al 23 luglio scorso quando un 58enne di Tricase fu arrestato in flagranza di reato. Sul posto, infatti, un casolare abbandonato nella zona industriale di Miggiano, erano accorsi prontamente i Carabinieri della Compagnia di Tricase e gli agenti di Polizia del Commissariato di Taurisano. L’auto parcheggiata in quel fondo di periferia era stata notata dal proprietario del rudere, un agente di Polizia Penitenziaria, in quel momento non in servizio, che ha immediatamente chiesto l’intervento degli agenti di Polizia.
Successivamente durante l'udienza di convalida, alla presenza del proprio difensore, l'avvocato Mario Ciardo, il 58enne ha confessato dinanzi al Gip Stefano Sernia. Il giudice ha confermato l'arresto, ma ha accolto la richiesta dei domiciliari avanzata dal legale.
L’uomo avrebbe ammesso, nell'interrogatorio, di aver avvicinato la ragazzina con una scusa e di averla convinta a salire in auto. L’avrebbe poi condotta in un luogo appartato, dove la piccola sarebbe stata costretta a soddisfare le sue richieste sessuali.
Ricordiamo, inoltre, che l'11 agosto il Tribunale del Riesame ha confermato, per il 58enne di Tricase, la misura cautelare dei domiciliari. Inizialmente, come detto, il Gip aveva disposto questa stessa misura; il Pm aveva fatto appello, ma in sede di Riesame, il collegio lo aveva rigettato, confermando dunque i domiciliari. I giudici non ritenevano che ci fossero le esigenze cautelari del carcere.
In seguito sono stati disposti tutta una serie di delicati accertamenti. Il gip ha conferito l'incarico alla psicologa Michela Francia per l'ascolto della ragazzina e dei suoi genitori. La difesa, non ha chiesto la nomina di nessun consulente tecnico di parte. Ad assistere la famiglia dell'11enne, invece, l'avvocato Tony Indino.