La memoria ritorna alla serata dello scorso 1 giugno, quando, in Via San Nicola a Lecce, una bambina di tre anni venne azzannata da un pitbull, di proprietà della zio, mentre sui trovava all’interno del giardino della casa dei nonni.
Come andò a finire la vicenda, purtroppo lo sanno tutti, a distanza di alcuni giorni i medici, dopo una serie di tentativi, si videro costretti a prendere una decisione dolorosa, quella di amputare la gamba della piccola.
Nella giornata di oggi, un episodio simile è avvenuto nel comune di Surano.
Intorno alle ore 12.00, una donna di 53 anni, testimone di Geova, in giro per le case per diffondere il proprio credo, avrebbe suonato alla porta di un’abitazione e, non appena gli è stato aperto l’uscio, la malcapitata sarebbe stata aggredita da un cane di grossa taglia, un corso, che l’avrebbe azzannata al volto procurandole numerose ferite profonde.
A nulla è servito il pronto l’intervento del proprietario dell’animale che ha cercato, invano, di allontanare il grosso animale allo scopo di farlo smettere.
Sul posto sono prontamente intervenuti i sanitari del 118, avvertiti dallo stesso padrone che, dopo aver provveduto alle prime medicazioni, hanno trasportato la donna presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi”, dove, successivamente, è stata ricoverata presso nel reparto di Chirurgia Plastica del nosocomio leccese.
Ad accorrere presso il luogo dell’accaduto anche i militari della Stazione dei Carabinieri di Nociglia e i veterinari della Asl di Lecce.
Spetterà a loro stabilire l’esatta dinamica dei fatti che hanno portato all’episodio.