Amputata gamba a bimba di tre anni. Era stata azzannata dal pitbull dello zio

Dopo alcuni giorni di cure e tentativi per cercare di salvare la bimba, che intanto si trovava nel reparto di rianimazione del ‘Vito Fazzi’ di Lecce, è stata presa la decisione dolorosa: amputare la gamba della bimba, fino all’altezza del ginocchio.

I medici ci hanno provato in tutti i modi, ma alla fine non c’è stato nulla da fare e si è dovuto ricorrere ad una soluzione che fa venire i brividi solo a pensarci. Troppo gravi erano le ferite alla gamba subite dalla bambina di tre anni che, la sera del 1 giugno, era stata azzannata dal pitbull di proprietà dello zio mentre si trovava nel giardino della villa in cui abita la nonna.

Dopo alcuni giorni di cure e tentativi per cercare di salvare la bimba, che intanto si trovava nel reparto di rianimazione del “Vito Fazzi” di Lecce, è stata presa la decisione dolorosa: amputare la gamba della bimba, fino all’altezza del ginocchio. L’intervento è stato eseguito dall’equipe del reparto di Ortopedia del nosocomio leccese.

La mancata attivazione del processo di rivascolarizzazione purtroppo non ha lasciato altre speranze. E si è giunta alla decisione più triste ma necessaria per evitare altre complicazioni alla bimba, ora ricoverata ancora nel reparto di Rianimazione dell’ospedale leccese. La povera bimba è cosciente e tenuta costantemente sotto osservazione. Nelle prossime ore sarà trasferita al reparto di Pediatria. Un intervento tanto delicato quanto sofferto per il primario, Rodolfo Rollo che ha eseguito l’amputazione che, senza mezzi termini ha ammesso: “Ho pianto. È stata la più brutta esperienza della mia vita”.

Dell’episodio se ne stanno occupando gli agenti della Questura di Lecce intervenuti sul posto subito dopo l’accaduto. Lo zio della bimba, un ventenne leccese con precedenti penali, è indagato per l'omessa custodia dell'animale. Secondo la ricostruzione della polizia il cane sarebbe uscito dal recinto in cui si trovava e, una volta entrato in casa, avrebbe azzannato la gamba destra della bimba tranciandole il piede rimasto attaccato al resto della gamba.