Legò una sua ex studentessa al letto per poi violentarla? Assolto il professore


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L’insegnante accusato di avere violentato una sua ex allieva è stato assolto.

Il Gup Giovanni Gallo ha ritenuto un professore in pensione di una scuola dell’hinterland di Maglie, non colpevole del reato di violenza sessuale aggravata, “perché il fatto non sussiste”.

La sentenza è stata emessa al termine del processo con rito abbreviato. Nel corso della discussione anche il pm Stefania Mininni ha invocato l’assoluzione.

A margine del pronunciamento del giudice, gli avvocati Fabrizio Ruggeri e Daniele De Matteis, legali dell’imputato, affermano: “Siamo soddisfatti dell’esito del processo che ha escluso qualunque tipo di responsabilità da parte del professore”. E aggiungono: “Resta però l’amaro in bocca per una persona che per quattro anni ha sofferto molto”.

Ricordiamo che in una scorsa udienza, i legali avevano sollecitato ulteriori accertamenti per dimostrare che l’insegnante si trovava fuori regione nel periodo in cui si sarebbero verificati i presunti abusi. La Questura di Reggio Emilia ha difatti confermato che l’uomo accusato di avere violentato una ex allieva, fosse lontano dalla Puglia, in quel periodo. Un lungo viaggio per accompagnare il figlio per motivi di lavoro. Come dimostrato dagli accertamenti svolti da un’agenzia investigativa per conto della difesa che ha depositato una serie di ricevute e scontrini.

Successivamente, i genitori della presunta vittima hanno chiesto ed ottenuto, attraverso lavvocato Cristiano Solinas, di ritirare la costituzione di parte civile.

L’inchiesta

I fatti contestati dal pubblico ministero Stefania Mininni si sarebbero verificati tra la fine del 2015 e settembre 2016. Secondo quanto denunciato, un docente del circondario di Maglie, oramai in pensione, avrebbe abusato della ex studentessa di 15 anni, fuori dalla scuola. La minore, infatti, avrebbe contattato l’ex professore, per avere spiegazioni su alcune “strane attenzioni” ricevute quando era sua alunna. Questi l’avrebbe così invitata a casa sua, per fornirle chiarimenti. Dopo averla accolta tra le proprie mura domestiche, il docente lavrebbe legata al letto con i lacci, per poi violentarla, addirittura scattando delle fotografie osé. L’ex docente l’avrebbe molestata, anche in occasione di un incontro casuale in un luogo pubblico.

La ragazza, durante le indagini, venne anche ascoltata in sede d’incidente probatorio presso la Procura dei Minorenni, dinanzi al gip Cinzia Vergine e avrebbe confermato gli abusi subiti.

Accuse “cadute”, come detto, al termine del processo.