L’insegnante accusato di avere violentato una sua ex allieva, si trovava fuori regione nel periodo in cui si sarebbero verificati i presunti abusi.
È quanto emerso, a seguito degli ulteriori accertamenti disposti dal Gup Giovanni Gallo e sollecitati dagli avvocati Fabrizio Ruggeri e Daniele De Matteis, legali dell’imputato.
La Questura di Reggio Emilia ha difatti confermato che un professore in pensione di una scuola dell’hinterland di Maglie, accusato di avere legata al letto e violentata, l’ex studentessa di 15 anni, addirittura scattando delle fotografie osé, fosse lontano dalla Puglia, fra dicembre 2015 e settembre 2016. Un lungo viaggio per accompagnare il figlio per motivi di lavoro. Come dimostrato dagli accertamenti svolti da un’agenzia investigativa per conto della difesa che ha depositato una serie di ricevute e scontrini.
I difensori hanno dunque chiesto ed ottenuto che il proprio assistito venga giudicato con il rito abbreviato, al fine di dimostrare la sua innocenza. E intanto, aspetto significativo, i genitori della presunta vittima hanno chiesto, attraverso l’avvocato Cristiano Solinas, di ritirare la costituzione di parte civile. L’udienza è stata aggiornata al 19 febbraio, quando si terrà la discussione e verrà emessa la sentenza del gup Gallo.
L’imputato risponde dell’accusa di violenza sessuale aggravata.
L’inchiesta
I fatti contestati dal pubblico ministero Stefania Mininni si sarebbero verificati tra la fine del 2015 e settembre 2016. Secondo quanto denunciato, un docente del circondario di Maglie, oramai in pensione, avrebbe abusato della ex studentessa di 15 anni, fuori dalla scuola. La minore, infatti, avrebbe contattato l’ex professore, per avere spiegazioni su alcune “strane attenzioni” ricevute quando era sua alunna. Questi l’avrebbe così invitata a casa sua, per fornirle chiarimenti. Dopo averla accolta tra le proprie mura domestiche, il docente l’avrebbe legata al letto con dei lacci, per poi violentarla, addirittura scattando delle fotografie osé. L’ex docente l’avrebbe molestata, anche in occasione di un incontro casuale in un luogo pubblico.
La ragazza, durante le indagini, venne anche ascoltata in sede d’incidente probatorio presso la Procura dei Minorenni, dinanzi al gip Cinzia Vergine e avrebbe confermato gli abusi subiti.
