Sono stati attimi di vera e propria paura quelli vissuti nel pomeriggio odierno a Squinzano. Un pitbull ha azzannato al volto un bambino di appena cinque anni. Il piccolo si trovava nella villa di famiglia, insieme al cane. Poi, ad un certo punto, l’urlo. La madre, appena udita la voce impaurita del bimbo, è giunta correndo per vedere cosa stesse accadendo. Una scena terribile. In poco tempo l’animale è stato allontanato dal bimbo. Immediata la chiamata all’utenza telefonica del 118. I soccorsi, sopraggiunti immediatamente, hanno prestato le prime cure al giovanissimo. Dopodiché, terminata l’esamina iniziale del caso, la decisione: trasferimento immediato presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce in codice rosso.
Ciò, purtroppo, per via di una lesione da non sottovalutare affatto, ovvero uno strappo sulla guancia destra. Pare, secondo le indiscrezioni iniziali, che la ferita le sia già stata curata a saturata. Nessun pericolo per la sua vita, sebbene ora la vittima dell’episodio sia sotto osservazione nel reparto di pediatria.
Episodio, questo, che ne porta alla mente un altro molto simile nelle modalità in cui è avvenuto. A Giugno 2015, infatti, una bambina venne aggredita al braccio e sulla gamba dal pitbull dello zio. Anche lei venne condotta subito nel nosocomio del capoluogo salentino. Delle lesioni ossee e vascolari che determinarono un intervento chirurgico da parte dei medici. Sul posto, intervennero gli agenti di Polizia di Lecce e un veterinario.
Necessaria, in quella circostanza, l'amputazione della gamba della piccola paziente. La mancata attivazione del processo di rivascolarizzazione non lasciò spazio ad altre soluzioni; dunque, onde evitare ulteriori complicazione che avrebbero potuto peggiorare le condizioni salutari, fu obbligatorio procedere con quel tipo di operazione.