Processo sull’omicidio di Via Montello, i difensori delle parti civili chiedono un maxi risarcimento


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Dopo la richiesta di ergastolo con isolamento diurno per 1 anno, chiesta dal pm Maria Consolata Moschettini nei confronti del 21enne studente di scienze infermieristiche di Casarano, Antonio De Marco, per l’omicidio di Daniele De Santis, arbitro leccese di 33 anni, e della fidanzata Eleonora Manta, 30enne originaria di impiegata all’Inps, hanno preso la parola, i difensori delle parti civili. I legali, ritenendo De Marco capace d’intendere e di volere al momento dell’omicidio, si sono anzitutto associati alla richiesta di ergastolo e hanno chiesto giustizia, invocando un maxi risarcimento del danno.

Anzitutto, è stato sentito l’avvocato Francesco Spagnolo che assiste la mamma di Eleonora Manta. Il legale ha ricordato l’ascolto in aula di Rossana Carpentieri in una precedente udienza, che si è chiesta: “Cosa ha fatto mia figlia per ricevere tutte quelle coltellate”.

E poi, ha preso la parola l’avvocato Luca Piri che assiste Quintino Manta, papà di Eleonora anche lui stravolto dal dolore per la perdita della figlia.

Subito dopo, ha parlato l’avvocato Mario Fazzini, difensore di Fernando De Santis e Floreana Rita Rossi, rispettivamente papà e mamma di Daniele, che ha sottolineato il coinvolgimento personale nella tragica vicenda, avendo conosciuto personalmente la vittima e la sua famiglia.

Successivamente, ha preso la parola l’avvocato Renata Minafra che assiste Antonella e Valentina, sorelle di Daniele, ricordando le parole riferite da loro in aula: “Siamo distrutte e ci sembra di vivere un incubo. Daniele era un pilastro della nostra famiglia”. L’avvocato Minafra ha poi sottolineato la cattiveria dell’assassino, sottolineando la maschera del ragazzo timido ed introverso, dietro la quale si celava un crudele individuo.

E poi, è stata la volta dell’avvocato Fiorella dEttorre, che assiste Luce Apollonio, la nonna di Eleonora, a cui la ragazza era molto legata, sottolineando la sofferenza della propria assistita per la perdita dell’amata nipote.

In seguito, ha preso la parola l’avvocato Stefano Miglietta che difende Cosimo Carpentieri, zio di Eleonora Manta, il quale ha sottolineato la mancanza di pentimento di De Marco, che non si è costituito ed a cui si è arrivati grazie al lavoro delle forze dell’ordine.

Infine è stata la volta del Centro Internazionale Diritti Umani (Presidente, avvocato Cosimo Castrignanò), rappresentato  e difeso dall’avvocato Paoloantonio DAmico, sostituito oggi in udienza dall’avvocato Vincenzo Magi, che si è associata alle richieste della Procura.