Ad alta velocità sulla tangenziale con 11 kg di cocaina, 30enne condannato a 4 anni e 6 mesi


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Arriva la condanna a 4 anni e 6 mesi per il 30enne di Leverano, “pizzicato” nel settembre scorso con 11 chili di cocaina.

In mattinata, presso l’aula bunker di Borgo San Nicola, Daniele Quarta ha patteggiato la pena, dinanzi al gup Giovanni Gallo. La condanna prevede anche il pagamento di una multa di 18mila euro.

Daniele Quarta è assistito dagli avvocati Viola Messa e Antonio Romanello che in precedenza, hanno “concordato” la pena con il pm Luigi Mastroniani.

Daniele Quarta venne arrestato l’8 settembre scorso e condotto in carcere.

Nel primo pomeriggio, un equipaggio della Squadra Mobile della Questura di Lecce, diretto dal Vicequestore Alessandro Albini, ha notato sulla Tangenziale Ovest un Ducato Fiat che sfrecciava a forte velocità nel senso di marcia opposto.

In seguito, il mezzo è stato raggiunto e fermato. Nel corso di una prima perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto all’interno dell’abitacolo, la somma di 2.250 euro in contanti.

È stato poi richiesto l’intervento dell’unità cinofila della Guardia di Finanza di stanza al porto di Brindisi dove è stato condotto il conducente, insieme al furgone, per un’ulteriore e più approfondita verifica. Esaminato il mezzo, in quanto i cani hanno dato segnali di presenza di droga, si è fatto ricorso allo scanner in uso all’agenzia della dogana del porto.

Da tale attività è emerso che erano state effettuate alcune modifiche strutturali e il successivo intervento dei Vigili del Fuoco brindisini ha fatto piena luce: sotto il pianale erano stati realizzati due vani occulti dissimulati come base (pavimento) del vano bagagli del veicolo. All’interno dei due sottofondi sono stati rinvenuti circa 11 kg. di cocaina e diversi cellulari.

Alla luce di quanto emerso, sono state eseguite le perquisizioni anche presso le due abitazioni dell’uomo, a Leverano. Anche qui, gli agenti della Mobile hanno rinvenuto altri tre cellulari e poco più di un kg di altra sostanza stupefacente.

Nel corso dell’udienza di convalida dinanzi al gip, Quarta si è avvalso della facoltà di non rispondere.