Era stato pizzicato” insieme al padre con oltre tre chili di marijuana in casa, ma al termine del processo arriva una lieve condanna. Difatti, a seguito di una consulenza tecnica disposta dal giudice sull’ingente quantitativo di droga, è emerso un valore piuttosto basso di principio. E presumibilmente anche sulla scorta di tale esame, il gup Marcello Rizzo ha inflitto la condanna ad 1 anno con rito abbreviato per Gianluca Bruno, 38enne di Surbo, assistito dall’avvocato Luigi Rella. Non solo, poiché è stata revocata la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Invece, il padre Oliviero Bruno, 64enne, difeso dall’avvocato Carlo Martina è già finito sul banco degli imputati ed il processo è in corso davanti al giudice monocratico.
Ricordiamo che nel maggio scorso a Surbo, i Carabinieri della Stazione locale, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Oliviero Bruno e Gianluca con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
I militari surbini, in collaborazione con i colleghi dell’Unità Antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno, dopo ver fatto irruzione all’interno dell’abitazione, hanno sorpreso i tre in possesso di 3,97 kg. di marijuana suddivisa in tre involucri avvolti da cellophane e 8,42 grammi di cocaina, suddivisa in 15 dosi.
La droga è stata sequestrata.
I Bruno, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati tradotti presso il carcere di “Borgo San Nicola” a Lecce. Successivamente entrambi ottennero i domiciliari.