Con la droga avevano dato vita a una vera e propria attività familiare ma, sfortunatamente per loro, arrivo dei militari dell’Arma ha interrotto tutto e per loro si sono aperte le porte del carcere.
Con l’inizio della fase 2 dell’emergenza coronavirus, proseguono i controlli dei Carabinieri del Comando provinciale di Lecce, finalizzati, al rispetto dei decreti dell’Autorità di Governo e, soprattutto, quelli inerenti la prevenzione e repressione dei reati in materia di detenzioni, consumo e spaccio di droga.
A Surbo, i Carabinieri della Stazione locale, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Oliviero Bruno, 64enne; Gianluca Bruno, 38enne e Matteo Bruno, 28enne, tutti di Surbo.
I tre, rispettivamente padre (Oliviero) e figli (Gianluca e Matteo), adesso dovranno difendersi dall’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
I militari surbini, in collaborazione con i colleghi dell’Unità Antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno, dopo ver fatto irruzione all’interno dell’abitazione, hanno sorpreso i tre in possesso di 3,97 kg. di marijuana suddivisa in tre involucri avvolti da cellophane e 8,42 grammi di cocaina, suddivisa in 15 dosi.
La droga è stata sequestrata e sono in corso le analisi di laboratorio.
I Bruno, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati tradotti presso il carcere di “Borgo San Nicola” a Lecce.