Coronavirus, la denuncia di Osapp: “Noi non invitati al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza di Lecce”


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“Dalle notizie che giungono dal territorio, i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocati in ragione dell’infezione da Coronavirus non prevederebbero, come risulta avvenire a Lecce, la presenza delle Autorità penitenziarie e in particolare di Polizia Penitenziaria, malgrado il fatto che tali riunioni e le informazioni collegate a queste e riguardanti notizie sui contagi e sulle misure assunte, sarebbero di vitale importanza nella gestione delle strutture penitenziarie che gravano su tali territori”.

Con queste parole prende il via la missiva che, Leo Beneduci, Segretario Generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria, Osapp, ha inviato al Ministro della Giustizia Bonafede, al Sottosegretario Feraresi, al Ministro dell’Interno Lamorgese; al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Basentini e, infine, al Prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta.

Nella lettera Benucci lamenta il fatto che i responsabili istituzionali del Corpo, non siano stati invitati alle riunioni del Comitato Provinciale di Lecce per l’Ordine e la Sicurezza, in occasione dell’emergenza coronavirus, dopo che in questi giorni si sono riscontrati i primi contagiati in Salento.

“In tal senso si rammenta – prosegue Beneduci – a titolo di  esempio concreto della validità pratica di detta partecipazione, che tuttora sono in atto i colloqui tra i soggetti esterni al carcere (familiari e altre figure) e i detenuti all’interno degli istituti di pena e che sarebbe quanto mai utile ottenere direttamente e nel minor tempo possibile informazioni sulle zone a rischio da cui chi arriva presso gli istituti di pena potrebbe anche provenire.

In ordine a quanto sopra, si invitano le SS.LL. a voler disporre, per quanto di competenza, per ogni più opportuno intervento anche attraverso il diretto interessamento delle competenti Autorità”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Ruggiero D’Amato, Segretario Regionale Osapp Puglia: “La Polizia Penitenziaria, al pari di altri corpi, non è stata inserita tra i partecipanti agli incontri svolti in Prefettura, nonostante gli istituti penitenziari siano strutture dove il rischio di contagio è elevato”.