Documenti nel mirino dei ladri: rubate 300 carte d’identità a Parabita


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Un episodio tanto misterioso quanto inquientante. E, soprattutto, già verificatosi in tempi non sospetti. Nella notte appena trascorsa, infatti, sono state rubate ben trecento carte d'identità da dentro il Comune di Parabita. Assieme a tale 'particolare' bottino, i malviventi sono andati via pure con una somma contante di mille euro. Stando ad una primissima ricostruzione dell'accaduto, pare che gli autori del deprecabile gesto siano penetrati all'interno degli uffici forzando la porta d'ingresso secondaria, entrando poi nella stanza dove erano custoditi i documenti.

Si sono serviti della fiamma ossidrica per aprire un foro nella parete; all'inizio, l'intento era quello di fuggire con tutto il contenitore blindato che custodisce la refurtiva. Putroppo per loro, un imprevisto li ha momentaneamente bloccati: il contenuto stava prendendo fuoco, dunque – al fine di limitare i danni – hanno spento le fiamme servendosi di un estintore.

Senza ombra di dubbio, la mente riporta allo scorso 31 luglio; in quella notte, a Gallipoli, i ladri riuscirono ad asportare da due sedi diverse – Comune di Gallipoli e Comando della Polizia Municipale – sia carte d'identità che armi e munizioni. Nell'occasione, igonti utilizzarono addirittura una fiamma ossidrica per compiere l'atto criminoso. E non è tutto. Qualche girono prima, precisamente il 28 Luglio, venne scoperto l'ammaco di ben ottantasette carte d'identità nell'Ufficio Anagrafe del Comune di Lecce situato in via Lombardia. A ridosso del fatto, intevennero gli agenti della Questura leccese, avviando immediatamente le indagini.

Una cosa è certa: nel caso in questione, i Carabinieri di Casarano – intervenuti sul posto assieme ai colleghi di Parabita per effettuare i rilievi del caso – potranno ricavare indizi più approfonditi grazie alle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza. Attualmente, com'è ovvio che sia, nessuna pista sembra esclusa. Le prime sensazioni inducono a pensare che certe dinamiche siano collegate ad azioni illecite riguardanti il mercato dei documenti falsi; delle ipotesi al momento non ancora considerabili, poiché spetterà alle forze dell'ordine ricostruire un quadro preciso entro cui dirigere le investigazioni.