Il Salento e la ‘maledizione’ di Ferragosto: ogni anno è un 15 di sangue


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Fatalità, destino, disattenzione, sfortuna. In certi casi, trovare degli aggettivi per descrivere episodi talmente nefasti risulta davvero difficile. Ogni 15 Agosto, poi, nel Salento accade qualcosa che occupa, purtroppo, le colonne dei quotidiani locali riservati alla cronaca nera. Notizie che nessuno, ovviamente, vorrebbe riportare. Eppure, davanti a determinate circostanze diviene impossibile girare il capo dal'altra parte e far finta di nulla. La corsa in ospedale delle ambulanze, i “codici rossi”, i rilievi delle forze dell’ordine. Scenari che, ahinoi, negli ultimi periodi spesso hanno guadagnato titoli del tipo “Ferragosto di sangue”. Ad Alezio, ad esempio, ancora si è attoniti a causa della morte di un giovane 15enne avvenuta mentre stava facendo ieri un giro sul tagadà, giostra molto in voga tra i ragazzi. Avrebbe perso improvvisamente l’equilibrio, per poi sbattere contro la balaustra. Inutile la corsa in ospedale, così come i tentativi di rianimazione da parte del personale medico. Il cuore dell’adolescente ha smesso di battere.
 
Tornado coi ricordi all’anno scorso, peraltro, appare possibile rievocare un altro fatto dalle tragiche conseguenze. Un 41enne gallipolino entrò in contatto con l’elica di una barca mentre era intento a compiere le sue attività di immersione. Lo sfortunato sub riportò, purtroppo, la netta recisione del braccio destro. Finì direttamente all’ospedale “Sacro Cuore” di Gallipoli in condizioni salutari piuttosto gravi. Quindici anni li aveva pure Francesca Spennato, rimasta fulminata nella notte del 2015  – a Melissano – per aver preso con le mani bagnate e i piedi scalzi la prolunga a cui era collegato un forno a micro onde. Sembra che nell'abitazione non fosse presente il salva vita.
 
Per non parlare, poi, delle operazioni compiute dalla Guardia Costiera nell’estate del 2014, esattamente due anni addietro. I mezzi navali effettuarono 19 interventi in favore di imbarcazioni e prestato soccorso ad un totale di 20 persone.
 
I Militari della Guardia Costiera continueranno ad essere impegnati ancora, garantendo la massiccia presenza sia a terra che in mare, sensibilizzando tutti i bagnanti e diportisti a mettere in atto tutte le precauzioni minime necessarie.