Arriva una condanna a 15 anni per l’aggressore dell’imprenditore Andrea Gallone, colpito selvaggiamente con un cric, fuori da una discoteca.
I giudici della prima sezione collegiale ( Presidente Stefano Sernia) hanno ritenuto il 33enne di Taurisano Orazio Preite, colpevole di tentato omicidio con l’aggravante dei “futili motivi”.
Il Tribunale ha disposto una provvisionale di 50mila per Andrea Gallone, 30mila per la moglie e 10 mila per ciascuno dei figli della vittima, oltre al risarcimento del danno in separata sede.
I familiari sono assistiti dagli avvocati Luigi, Alberto e Arcangelo Corvaglia.
In precedenza, il Pubblico Ministero Francesca Miglietta, aveva chiesto per Preite, la pena di 12 anni.
L’imputato è difeso dagli avvocati Antonio Savoia e Giuseppe Presicce, che una volta depositate le motivazioni della sentenza, presenteranno ricorso in Appello.
Condanna anche per Mirko Rizzello, 28enne di Ugento, presunto complice di Preite. Invece, assoluzione per Pamela Bagnato, di 33 anni e Sonia Barbieri di Ugento, assistiti dagli avvocati Stefano Prontera e Stefano Pati. Rispondevano dell’imputazione di “favoreggiamento”.
Invece, al termine del processo celebratosi con rito abbreviato, il Gup Giovanni Gallo ha condannato per “favoreggiamento” il 37enne Luca De Benedetto di Taurisano ad 1 anno di reclusione ed il 37enne Jonny Pizzi, 30 anni, di Taurisano, Cristian Cera, 24enne, Salvatore De Gaetani, 32, entrambi di Ugento e Fabio Preite, 27 anni di Taurisano ad 8 mesi di reclusione.
Le indagini
La violenta aggressione si consumò il 2 aprile del 2012.
Andrea Gallone, noto imprenditore, titolare di uno stabilimento balneare degli Alimini, si trovava all’esterno di una discoteca di Maglie, con la moglie e un’altra coppia. L’uomo sarebbe intervenuto per placare gli animi di alcuni elementi del gruppo di Preite. A quel punto, sarebbe stato colpito in testa da quest’ultimo, con un cric, prelevato da una Bmw parcheggiata nelle vicinanze e di proprietà dell’amico Luca De Benedetto.
Gli aggressori si diedero alla fuga, mentre Gallone finì in rianimazione al “Vito Fazzi” di Lecce. Dopo essersi svegliato dal coma, fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico, subendo lesioni permanenti.
La violenta aggressione provocò alla vittima uno stato di invalidità con una “riduzione permanente della capacità lavorativa pari al 67%“.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Maglie ed hanno permesso l’identificazione dei presunti autori del brutale pestaggio.