“Natale sta arrivando, dammi qualche fiore buono”: la tentata estorsione ordinata dal capo clan


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Una richiesta estorsiva ai danni del titolare di un’impresa di colture floricole, “ordinata” da un’azienda rivale appartenente ad un noto pregiudicato.

È quanto emerge nell’ordinanza di custodia cautelare relativa all’operazione “Armonica”. Roberto Spedicato si rivolgeva infatti al boss Fernando Nocera per mettere in atto l’estorsione. Nel corso di contatti telefonici tra i due, Nocera esternava con fermezza la richiesta di una somma di denaro, indicata con il termine “fiore”, da indirizzare al proprietario della ditta “concorrente”.

Nocera: Natale sta arrivando e gli dico… dammi qualche fiore buono.

Spedicato: Si ma come non te la dà e poi magari gli faccio un ragionamento no?

Nocera: No faglielo! Perché se no tanto glielo faccio io.

Successivamente i due si risentivano e Nocera diceva a Spedicato “un sacco… ho un sacco di spese… bollette da pagare che tu nemmeno di immagini”.

In realtà, non se ne fece più niente e i due non affrontarono più l’argomento.

Gli attentati dinamitardi

Le indagini hanno fatto luce anche sull’attentato dinamitardo del febbraio del 2018 a Carmiano, presso l’abitazione di un pregiudicato.

Marcello Fella, nel corso di una conversazione con Davide Conversano “confessava” di essere l’autore materiale dell’attentato e di avere acceso la miccia (che si era spenta tre volte a causa della pioggia); alla fine era riuscito nel suo intento e si era allontanato per generare la deflagrazione dell’ordigno, affermando: “perché tanta 17 secondi sono”. In base alle indagini, il mandante dell’attentato sarebbe stato proprio Davide Conversano.

Vi e poi ’incendio il 19 marzo 2018 di due autovetture, una Fiat Punto e una Lancia Y, di proprietà di un assicuratore del posto. Nel pomeriggio, Conversano consegnava a Fella una imprecisata somma di denaro, come corrispettivo per l’attentato incendiario messo in atto. Quest’ultimo si metteva a sua disposizione, per altre azioni intimidatorie, affermando “Davide, l’importante che chiami me”.

Tra gli episodi contestati a Marcello Fella, l’attentato incendiario realizzato ad Arnesano il 5 maggio 2018 ai danni dell’autovettura Renault Megane di proprietà del comandante dei vigili urbani del Comune, seppur non realizzato per conto della compagine mafiosa di appartenenza.

La “protezione” del gruppo al pub

Dalle numerose intercettazioni dell’operazione “Armonica”, emerge anche la protezione del gruppo mafioso ad un noto discopub della zona in cui operava il sodalizio. In particolare, le indagini consentivano di documentare la gestione indiretta, attraverso la “protezione” garantita da Nocera. E dalle intercetazioni tra i sodali emergerebbe come il locale pagasse il “punto” al clan.