Marijuana nascosta tra le cicorie: condannati padre e figlio, assolto il proprietario del furgone


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Si conclude con due condanne ed un'assoluzione l'operazione Giravolte con cui furono scoperti, nel febbraio dello scorso anno, 3 chili di marijuana nascosti tra frutta e verdura. Il gup Cinzia Vergine ha condannato Agim Mecaj, 52enne albanese, volto già noto alle forze dell’ordine, a 3 anni ed 8 mesi. Invece, il figlio 28 enne Skerdian Mecaj ha patteggiato due anni (pena sospesa). Entrambi sono difesi dall'avvocato Elvia Belmonte. Il giudice ha, invece, assolto il 50enne leccese Antonio Rizzato, "per non aver commesso il fatto". L'imputato è difeso dall'avvocato Massimo Bellini.
  
In precedenza, il pubblico ministero Donatina Buffelli aveva invocato una condanna a 4 anni e 2 mesi per Agim Mecaj e Rizzato con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.
  
Skerdian Mecaj fu arrestato lo scorso 23 febbraio. L’uomo, un fruttivendolo albanese da anni residente nel Salento, era stato "pizzicato" dai poliziotti alla guida di un furgone Citroen Berlingo nel quale erano nascosti poco più di 3 chili di marijuana, corrispondente a 220 mila dosi!
  
La droga era stata ‘mischiata’ tra le cicorie e i cavoli, pronte per essere vendute. Qualche settimana dopo, invece, anche il padre Agim Mecaj, 52enne volto già noto alle forze dell’ordine, è finito nei guai.
  
Tutto è nato quando gli agenti della Squadra Mobile, impegnati in un servizio finalizzato alla repressione del fenomeno dello spaccio, hanno notato in via Fiume un furgone, visibilmente “carico”. Uno dei poliziotti ha riconosciuto l’uomo alla guida come il padre del venditore ambulante finito nei guai soltanto qualche giorno prima. Così, per vederci chiaro hanno deciso di passare all’azione e fermare il conducente in via Dalmazio Birago. È bastato un controllo più approfondito per scoprire che sul mezzo, maldestramente nascosti da un materasso e una coperta, era occultata la droga. 5 grossi pacchi avvolti nel cellophane, contenente altri pacchetti più piccoli per un totale di 52 involucri.
  
Il furgoncino è stato ovviamente sottoposto a sequestro e sarebbe risultato intestato ad Antonio Rizzato. Inoltre, a seguito di perquisizione domiciliare in zona Giravolte, vennero trovati oltre 100 grammi di marijuana sul davanzale esterno della casa di quest'ultimo.  Il processo ha invece, stabilito che l'imputato non aveva alcuna responsabilità in merito ai reati contestati.