Morte del 15enne Gianluigi Coppola, la Procura vuole vederci chiaro. Svolti rilievi fotografici sul tratto stradale


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La Procura vuole vederci chiaro sulla morte di Gianluigi Coppola e questa mattina hanno avuto inizio le operazioni peritali.
 
Il 15enne di Montesano Salentino è deceduto il 13 marzo scorso, dopo nove giorni di coma a seguito di un incidente stradale. Il giovane si trovava nella macchina guidata dal cugino, quando un altro mezzo di grossa cilindrata (probabilmente un'Audi di colore nero) gli tagliò la strada, causando un impatto violentissimo contro il muretto a secco che delimita la carreggiata.
 
Nelle scorse ore, il pubblico ministero Emilio Arnesano ha conferito l'incarico al perito Angelo Nocioni, mentre la famiglia del ragazzo ha nominato l'ingegnere Sergio Leo. Entrambi hanno esaminato lo stato dei luoghi ed effettuato stamattina dei rilievi fotogrammetrici sul tratto stradale della statale 275 Maglie-Leuca, all'altezza del Mercatone Uno di Surano. Non solo, anche sulla macchina posta sotto sequestro, analizzando il punto di uscita del veicolo dalla sede stradale. I risultati della perizia, dovrebbero essere depositati entro il termine di 60 giorni.
 
Continuano, intanto, gli accertamenti richiesti dal difensore della famiglia del giovane morto, l'avvocato Mario Coppola e dal consulente della stessa, l'ingegnere informatico Luigina Quarta. I due, nei giorni scorsi, avevano avanzato richieste scritte al pm. Anzitutto, l'acquisizione dei tabulati telefonici, utili per accertare il numero della cella telefonica "agganciata" durante la chiamata del cugino di Gianluigi Coppola al 118. Una volta individuato il numero di cella, si potrebbe risalire ai telefoni transitati in quel tratto di strada, ma anche ai dispositivi Bluetooth o al sistema gps (trattandosi presumibilmente di una macchina grossa cilindrata).
 
Infatti, è verosimile che il guidatore dell'auto pirata, dileguatosi dopo il sinistro stradale senza prestare alcun soccorso, abbia effettuato alcune telefonate.
 
Inoltre, gli inquirenti starebbero esaminando la fotografia della targa della macchina, mandata da una fonte anonima e ci sarebbero già dei "sospettati". Infine, sono sempre al vaglio del pm, i filmati acquisti dai carabinieri e relativi alle telecamere di video sorveglianza della zona. 
 

Ricordiamo che a seguito dell'incidente stradale del 3 marzo scorso, Gianluigi Coppola, apparso fin da subito in condizioni disperate, fu ricoverato presso l’Ospedale ‘Panico’ di Tricase e poi al ‘Vito Fazzi’ di Lecce. I primi ad accorgersi della gravità dell’accaduto, furono alcuni automobilisti di passaggio che avevano attivato immediatamente la macchina dei soccorsi. Un’ambulanza del 118giunta sul posto, trasportò lo studente a sirene spiegate verso il nosocomio di Tricase. L’aggravarsi del quadro clinico rese però necessario un trasferimento durgenza nel reparto di neurochirurgia dell'Ospedale del capoluogo barocco.