Si conclude con l’archiviazione l’inchiesta sulla morte del turista precipitato con la bici da una scogliera. Dunque, rigettata l’opposizione presentata dalla famiglia di Walter Neve Ventura, il ciclista deceduto il 3 settembre del 2017, dopo la fatale caduta, tra Torre dell’Orso e Torre Sant’Andrea, in località “Punta delle Due Sorelle”.
Il gip Carlo Cazzella ha emesso, nelle scorse ore, il decreto di archiviazione accogliendo la richiesta del pm Maria Rosaria Micucci.
Nessun addebito, dunque, nei confronti dei tre indagati che rispondevano inizialmente di omicidio colposo. Il giudice ha archiviato le posizioni di: Marco Potì, Sindaco di Melendugno, assistito dagli avvocati Luigi e Roberto Rella; Antonio Nahi, comandante dei vigili urbani, difeso dal legale Giuseppe Corleto; Salvatore Petrachi, responsabile dell’ufficio tecnico, assistito dagli avvocati Riccardo Giannuzzi e Alberto Durante. Non è stata, infatti, ravvisata alcuna omessa vigilanza.
Secondo il gip: “Il consulente tecnico (l’ingegnere Lelly Napoli, n.d.r.) incaricato dal Pubblico Ministero ha accertato con grande scrupolo sia lo stato dei luoghi sia la dinamica del sinistro, rilevando in primo luogo come il giovane cicloamatore fosse precipitato lungo la scogliera alta e impervia in un punto che …appariva assai pericoloso nel percorrere in bicicletta un sentiero ristretto, sconnesso e molto accidentato… e in secondo luogo, come la vittima fosse giunta in quel punto dopo aver imboccato il viottolo nonostante la presenza di due cartelli del Comune di Melendugno, il primo concernente il divieto di transito, sosta e campeggio lungo il costone roccioso, il secondo che comunque imponeva a caratteri cubitali la necessità di prestare attenzione per il pericolo di sfaldamento della falesia e di cedimento strutturale della fascia costiera”.
Inoltre, sottolinea il giudice: “Si trattava di un percorso naturale non incluso fra le piste ciclabili della zona che non poteva essere interdetto in maniera più rigorosa”.
La tragedia
Walter Neve Ventura, 32enne originario di Paola (in provincia di Cosenza), residente a Livorno, si trovava in viaggio di nozze nel Salento con la giovane moglie, ma quel maledetto 3 settembre scorso, non ha fatto più ritorno dalla sua passeggiata in mountain bike. Percorreva una strada impervia che da Torre Dell’Orso, in località “Punta delle Due Sorelle”, conduce alla vicina Sant’Andrea quando si è consumata la tragedia.
Il volo di oltre 10 metri dalla scogliera gli è stato fatale anche se, quando i soccorsi hanno raggiunto il posto su segnalazione di alcuni bagnanti, il 32enne era ancora vivo. Respirava quando ha toccato la terraferma al porto di San Foca, ma la situazione è precipitata in pochissimi minuti e il suo cuore ha smesso di battere.
Durante le indagini, gli uomini della capitaneria di porto di Otranto sono stati incaricati di acquisire dal comune di Melendugno tutta la documentazione relativa alla messa in sicurezza e ai relativi divieti di transito nella famosissima località, per rischio idrogeologico in virtù di un’ordinanza del 2014.