‘Non mi sono mai interessato dell’affissione dei manifesti elettorali per conto della Scu’: Gioele Greco nel processo Eclissi


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"Conosco Mario Blago soltanto di vista e non so nulla del suo coinvolgimento nell'affissione dei manifesti elettorali". Nel pomeriggio di oggi si è svolto il contro-esame del collaboratore di giustizia Gioele Greco, sentito in videoconferenza da una località protetta per il processo "Eclissi" con il rito ordinario. Innanzi ai giudici della seconda sezione collegiale (Presidente Roberto Tanisi, a latere Fabrizio Malagnino e Silvia Saracino), il 29enne leccese difeso dall'avvocato Sergio Luceri, è stato sentito ai sensi dell'ex articolo 210, "Esame di persona imputata in un procedimento connesso", come coimputato. 
 
Il "pentito" ha risposto alle domande degli avvocati difensori dei nove imputati. Quest'oggi, ha dichiarato di non essersi interessato direttamente di presunti affari illeciti nell'affissione dei manifesti elettorali.  Ha poi minimizzato, in qualche modo, le sue conoscenze sul presunto sistema di gestione del clan. Greco ha sostenuto di essersi trovato a qualche "riunione" del gruppo di Maurizio Briganti nel covo di Monteroni. Ha anche confermato di aver incontrato casualmente alcuni degli odierni imputati come Sergio Marti. Dunque, nessun rapporto diretto con i presunti protagonisti del presunto monopolio della Scu nell' "affaire" dei manifesti, né un ruolo attivo in episodi estorsivi.
 
Greco è stato già sentito dal sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia, Guglielmo Cataldi, nella scorsa udienza.
  
Ricordiamo che nelle carte del processo "Eclissi" vi è un'informativa di reato della Dia del 21 luglio 2014. Dal documento investigativo in questione emergerebbe che Severo Martini, comunque non indagato, in occasione della tornata elettorale del 2012 per l'elezione del sindaco di Lecce, sarebbe stato "aiutato" con i voti di persone ritenute vicine ad ambienti della Scu, a diventare assessore nella lista del candidato sindaco Paolo Perrone. Ciò sarebbe avvenuto, grazie al ruolo assunto da Mario Blago, considerato «il collante tra il sodalizio mafioso capeggiato dal genero Pasquale "Roberto" Briganti e i vari comitati elettorali». Inoltre, il pm Cataldi nella udienza scorsa ha depositato un' altra informativa in cui si fa riferimento a Blago e al suo "interesse" per le elezioni comunali del 2012, testimoniato da "scottanti" intercettazioni.  
  
Gli imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario sono: Mario Blago, 62 anni, di Lecce; Giovanni Bramato, 38, di Torre Pali, Marina di Salve; Luigi Buscicchio, detto “zio Gino”, 58, di Lecce; Fahir Sharawui, Fabio Lanzillotto, 31, di Galatone; Ubaldo Luigi Leo, detto “Aldo”, 51, di Lecce; Sergio Marti, 42, di Lecce; Stefano Monaco, 25, di Lecce; di Cutrofiano; Luigi Antonio Rollo, 59, di Lizzanello. Invece nella scorsa udienza, i giudici avevano accolto la costituzione di parte civile del Comune di Lecce, attraverso l'avvocato Tiziana Bello.
  
Il collegio difensivo del processo Eclissi, per gli imputati che hanno scelto il rito ordinario, è composto, tra gli altri, dagli avvocati: Antonio Savoia, Paolo Cantelmo, Luigi Rella, Stefano Prontera, Ladislao Massari, Alessandro Stomeo, Luigi De Mitri Aimone e Stefano Pati.