Accoltellarono e pestarono un 61enne per motivi di gelosia. Entrambi a processo per tentato omicidio


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Accoltellarono un 61enne di Novoli, per ragioni di gelosia ed entrambi siedono sul banco degli imputati per tentato omicidio, aggravato dai motivi abietti e futili.

Nelle scorse ore, si è celebrata la prima udienza dinanzi alla prima sezione collegiale. I giudici, accogliendo l’istanza dei difensori, hanno disposto una perizia per accertare l’incapacità d’intendere e di volere al momento dei fatti e la capacità di stare in giudizio, affidata allo specialista Elio Serra, per Massimiliano Rizzello, 37enne e Domenico Timo, 58 anni entrambi di Carmiano. Sono assistiti rispettivamente dagli avvocati Salvatore Mazzotta e Fabrizio Pisanello. Invece, la vittima di accoltellamento si è già costituita parte civile, attraverso l’avvocato Marino Giausa.

La prossima udienza è fissata a maggio ed il consulente si pronuncerà sui quesiti posti dai giudici.

Entrambi sono finiti sotto processo a seguito di decreto di giudizio immediato.

I fatti risalgono al 21 luglio scorso e si sono verificati a Carmiano.

Stando a quanto ricostruito dai Carabinieri del Norm della Compagnia di Campi Salentina, l’accoltellamento sarebbe stato l’ultimo atto di una lite per motivi di gelosia. Rizzello, dopo avere inseguito il 61enne, lo colpiva con 5 fendenti alla schiena e sul braccio destro, mentre Timo lo prendeva a calci e pugni.

Il malcapitato riusciva a sfuggire ai suoi aggressori, raggiungendo in auto la caserma dei Carabinieri, dove chiedeva soccorso. Sono stati i militari ad aiutare l’uomo, chiamando il 118 e affidandolo alle cure dei sanitari che, in ambulanza, lo hanno accompagnato in Ospedale, dove è arrivato in «codice rosso».

Poche ore dopo la misteriosa aggressione nell’area mercatale di Carmiano, avvenuta, intorno alle 23.00, i Carabinieri del Norm della Compagnia di Campi Salentina hanno arrestato Massimiliano Rizzello, 37enne di Carmiano. Per lui, si sono aperte le porte del carcere. Attualmente si trova in regime di arresti domiciliari.

Timo è invece sottoposto all’obbligo di dimora.

Successivamente si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto, dinanzi al gip Michele Toriello, L’arrestato Massimiliano Rizzello rispondeva inizialmente di porto abusivo di armi e dell’accusa di lesioni personali aggravate. Il pm Maria Vallefuoco ha però prodotto un certificato medico che attestava una grave ferita nella zona del pneumotorace, riqualificando il reato in tentato omicidio.

Rizzello, ascoltato dal giudice ha fornito la propria versione dei fatti. Ha sottolineato di essere stato aggredito dal 61enne di Novoli, palesemente ubriaco, con calci e pugni, nel corso di una lite per questioni personali. Inoltre, l’uomo avrebbe infilato le mani in tasca, dando l’impressione di cercare un’arma. A quel punto, spaventato per la piega che avrebbe potuto prendere la vicenda, il 37enne ha reagito impugnando un coltellino che aveva con sé, dopo essere stato in campagna.

Al termine dell’ascolto, il gip Michele Toriello ha convalidato l’arresto e disposto la misura dei domiciliari.