«La costruzione del Gasdotto Tap non ha impatti sull'ambiente». È questa la conclusione a cui è giunta la Procura di Lecce, dopo l'informativa firmata dal pool di tre consulenti, depositata il mese scorso. Il pubblico ministero Angela Rotondano, titolare dell'inchiesta, ha così chiesto l'archiviazione del procedimento. L'ultima parola spetterà comunque al gip che potrebbe richiedere al pm, di istruire nuove indagini.
Gli esperti della Procura, il chimico Mauro Sanna, l'ingegnere chimico Nazzareno Santilli e Rino Felici, ex funzionario dell'Arpa Lazio erano chiamati ad esprimersi sul presunto impatto ambientale del Gasdotto Tap ; dunque, sull’aspetto forse più discusso del progetto di costruzione del metanodotto che, viaggiando per 3500 chilometri e sette paesi, porterà il gas azero in Europa centrale. L’impatto ambientale che il progetto avrà (o dovrebbe avere) su una delle spiagge più belle di San Foca, nella marina di Melendugno è stata spesso terreno di scontro, tra chi ha difeso il gasdotto della Trans Adriatic Pipeline e chi invece si è opposto con le unghie e con i denti alla sua realizzazione.
Secondo le conclusioni a cui sono giunti gli esperti della Procura, in questo caso, non deve essere applicata la cosiddetta “Direttiva Seveso” , richiesta per i progetti a rischio incidenti per la popolazione e l'ambiente e invocata a gran voce in primis dal sindaco, Marco Potì. Il primo cittadino di Melendugno, nell'esposto presentato il 13 maggio scorso, manifestava forti perplessità sul progetto, sotto il profilo della sicurezza. Egli citava il caso del gasdotto di Pineto, in provincia di Teramo, dove si verificò un'esplosione che provocò otto feriti.
I consulenti della Procura hanno invece confermato la regolarità del progetto e ritenuto inapplicabile la "Direttiva Seveso". Già in passato sia i Vigili Del Fuoco che il Ministero dell'Ambiente e dell'Interno si erano espressi sulla non applicabilità della Direttiva. Così come la Regione Puglia, attraverso il rilascio della "Valutazione d'impatto ambientale". Inoltre, emergerebbe, dopo i dovuti accertamenti, la regolarità delle procedure di "Autorizzazione Unica".