Rapinatori di Copertino, un testimone rivela: ‘nella fuga avrebbero voluto rapire mio figlio’


Condividi su

Emergono particolari sempre più tremendi sulla vicenda della rapina in tabaccheria messa a segno nel giorno dell’Immacolata del 2015 da parte di tre individui. Dopo circa un anno e mezzo di ricerche, come noto, nelle scorse ore sono stati fermati due dei tre presunti autori della rapina che, nella serata dell’otto dicembre dello scorso anni, si è consumata in un rivenditore di sali e tabacchi a Copertino.
 
La storia, così, nelle ultime ore è tornata alla ribalta in tutti i suoi dettagli: i tre balordi, quando erano circa le ore 20, si presentarono a volto coperto in un tabacchino in via Cosimo Mariano con il chiaro intento di fare razzia. Pacchi di sigarette, gratta a vinci, denaro contante: tutto quello che si poteva arraffare, insomma. Due dei malviventi imbracciavano anche un fucile e uno di loro, con il collo dell’arma, ha persino ferito un il figlio e lo stesso proprietario dell’esercizio.
 
Con il bottino in mano (di circa 18mila euro), i tre hanno tentato la fuga. E qui emerge un particolare che, secondo un testimone della scena, era sfuggito ai più. Ma andiamo con ordine. Nella prima ricostruzione della ritirata, i tre avrebbero dapprima tentato di rubare la Volkswagen Golf di un automobilista in transito nei paraggi in quel momento, sparando persino alcuni colpi di arma da fuoco.
 
E qui si inserisce la testimonianza-chiave emersa solo poche ore fa: per assicurarsi la fuga, infatti, pare che i tre avrebbero anche tentato di rapire un bambino. Un testimone ha riferito poco dopo la rapina, ai Carabinieri della Tenenza di Copertino guidati dal Comandante Salvatore Giannuzzi, che i tre banditi volevano rapire il figlio.
 
Al termine del colpo in tabaccheria, cioè, i tre avrebbero fermato l'auto con la sua famiglia a bordo. Avrebbero avuto una accesa discussione con il conducente il quale si è rifiutto di aprire gli sportelli della vettura. A quel punto uno dei tre malviventi della banda avrebbe ordinato agli altri di rapire il figlio dell'uomo. Sopraggiunte alcune difficoltà a mettere in atto il terribile piano criminale, si sarebbero dati precipitosamente alla fuga, non prima di avere sparato due colpi di arma da fuoco. In questa circostanza, avrebbero ferito l'uomo al braccio ed alla testa.
 
Il retroscena è contenuto nel' ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal Gip Cinzia Vergine a nove mesi dalla rapina. Intanto, probabilmente nella giornata di domani, si terrà l'interrogatorio di garanzia di Costica Brinzoi 22enne di Copertino e Danilo De Matteis 21 anni di Galatina, arrestati dai militari nella giornata di ieri. Entrambi rispondono delle accuse di tentato omicidio (per i colpi sparati contro l'automobilista) e rapina aggravata in concorso e lesioni gravi. Il terzo uomo è ancora in fuga. L'inchiesta è coordinata dal pubblico ministero Carmen Ruggiero e fondamentali per arrivare ai malviventi, le impronte di Brinzoi rinvenute su alcuni pacchi di sigarette persi durante la fuga e in seguito anche le intercettazioni telefoniche. De Matteis è difeso dall'avvocato Carmine Perrone e ha confessato la rapina, ma ha negato categoricamente che i tre avessero intenzione di rapire il bambino. Brinzoi è assistito dall'avvocato Daniele Scala.