Resta in carcere Marin Traykon, il 35enne di origini bulgare finito a Borgo San Nicola con l’accusa di omicidio stradale dopo il terribile incidente su viale Marche in cui ha perso la vita Albino Saracino. Si trovava alla guida della sua Bmw, ubriaco come avrebbero dimostrato gli accertamenti, quando ha invaso la corsia opposta e travolto lo scooter Piaggio su cui viaggiavano padre e figlio, ancora ricoverato all’Ospedale ‘Vito Fazzi’.
Il gip Carlo Cazzella ha convalidato l’arresto e “confermato” la misura cautelare per l’automobilista . Il giudice ritiene che vi sia ” un attuale e concreto pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, considerato che il Traikov svolge l’attività di commerciante in nero di veicoli e quindi si sposta continuamente sul territorio ( anche all’estero ) ed inoltre conduce vita dissoluta, trascorrendo la notte in giro ed ubriacandosi”.
Durante l’udienza di convalida, egli ha chiesto scusa alla famiglia della vittima e si è sincerato delle condizioni di salute del 17enne, in graduale miglioramento.
L’udienza di convalida
Traykon che gestisce una società import-export di automobili è stato ascoltato dal Gip Carlo Cazzella nel carcere di Borgo San Nicola. Visibilmente addolorato, prima di raccontare la sua versione dell’accaduto, ha voluto conoscere quali erano le condizioni di Davide che, quella drammatica mattina, stava andando alla stazione dove avrebbe dovuto prendere un treno per Casarano.
Il 35enne ha spiegato che stava rientrando da un viaggio in Germania e che non ha visto lo scooter a causa della stanchezza. Evirare l’impatto è stato impossibile. Per quanto riguarda i valori di alcool trovati nel sangue, quasi cinque volte superiori al limite consentito, Traykon ha ammesso di aver bevuto due bicchierini di whiskey con un amico, ma ha negato di aver trascorso una “notte brava”.
Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha confermato anche il carcere. I legali dell’indagato, gli avvocati Alexia Pinto e Alessandro Costantini Dal Sant che avevano chiesto la sostituzione della misura del carcere con quella dei domiciliari, hanno annunciato che faranno ricorso al Riesame.
Nei prossimi giorni, il pm Emilio Arnesano dovrebbe conferire l’incarico ad un perito stradale per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Bisognerà verificare, anzitutto, se si sia trattato di un frontale o se lo scooter invece provenisse da una stradina laterale. Ad ogni modo, il gip Cazzella, nell’ordinanza afferma ” al momento si può affermare in base alle marcate e prolungate tracce di frenata della Bmw e al punto d’urto, che Traikon viaggiasse scriteriatamente contro mano e ad alta velocità” .