Incidente mortale su viale Marche: il conducente arrestato per omicidio stradale chiede scusa alla famiglia

Si è svolta in mattinata l’udienza di convalida per Marin Traykon, 35enne di origini bulgare. Il giudice ha convalidato l’arresto e nelle prossime ore si pronuncerà sulla misura cautelare.

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Si è svolta in mattinata l’udienza di convalida per il guidatore indagato con l’accusa di omicidio stradale. Il terribile incidente si è verificato, nella prima mattinata di lunedì, sulla circonvallazione di Lecce. Nello scontro, violentissimo, ha perso la vita Albino Saracino che stava accompagnando il figlio 17enne alla stazione, dove avrebbe dovuto prendere il treno che lo avrebbe condotto a Casarano, cittadina in cui frequenta il liceo musicale. Davide è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione del Vito Fazzi. Invece, nella giornata di ieri presso la Chiesa di Santa Lucia, si sono svolti i funerali del padre, 60 anni di Lecce, dipendente comunale della Dogre.

L’udienza di convalida

Marin Traykon, 35enne di origini bulgare, che gestice una società import-export di automobili, è stato ascoltato dal gip Carlo Cazzella, presso il carcere di Borgo San Nicola. L’uomo, per prima cosa, visibilmente addolorato per quanto accaduto, si è accertato delle condizioni del ragazzo. Quindi, ha dato la propria ricostruzione dei fatti. Ha affermato che stava facendo ritorno a casa, dopo essere partito dalla Germania. A causa della stanchezza non ha visto lo scooter e non ha potuto evitare il tragico impatto. Traykon, pur ammettendo di aver bevuto due bicchierini con un amico, ha negato di aver trascorso una “notte brava”.

Il giudice, intanto, ha convalidato l’arresto e nelle prossime ore si pronuncerà sulla misura cautelare. I legali dell’indagato, gli avvocati Alexia Pinto e Alessandro Costantini Dal Sant hanno chiesto la sostituzione della misura del carcere con quella dei domiciliari.

Nei prossimi giorni, il pm Emilio Arnesano dovrebbe conferire l’incarico ad un perito stradale per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Bisognerà verificare, anzitutto, se si sia trattato di un frontale o se lo scooter invece provenisse da una stradina laterale.

La ricostruzione dell’accaduto

Erano da poco passate le 6.00, quando si è consumata la tragedia in viale Marche, a pochi passi dalla Questura. Triste, come detto, il bilancio: il padre, sbalzato dalla sella, è morto sul colpo. Il ragazzino si trova in un letto dell’Ospedale, dove è arrivato in codice rosso. Ha riportato gravissime lesioni alle gambe. Stando a quanto ricostruito dagli agenti della Polstrada, diretti dal vicequestore aggiunto Lucia Tondo, il 35enne bulgaro, alla guida della sua Bmw, ha letteralmente investito il mezzo a due ruote, sul quale viaggiavano i due familiari.

Gli accertamenti hanno permesso di stabilire che l’uomo si era messo al volante ubriaco, con un tasso nel sangue quasi cinque volte superiore al limite consentito dalla legge. Non solo, probabilmente in preda ai fumi dell’alcool, ha invaso la corsia opposta. Insomma, viaggiava contromano quando ha impattato contro lo scooter. Alla scena hanno assistito diverse persone che hanno immediatamente attivato la macchina dei soccorsi. La corsa dell’ambulanza è stata vana per il papà, ma determinante per il figlio accompagnato al nosocomio salentino.



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