Sentenza di condanna per il ladro sacrilego, accusato anche di avere rubato e urinato in chiesa. Il gup Marcello Rizzo, al termine del rito abbreviato, ha condannato Donatello Raona, 33 anni di Gagliano del Capo alla pena di 1 anno e 300 euro di multa.
L’imputato è difeso dall’avvocato Luca Puce che potrà presentare ricorso in Appello. Raona, nel dicembre scorso, è stato raggiunto da un’ordinanza di misura cautelare ai domiciliari a firma del gip Sergio Tosi, come richiesto dal pm Maria Rosaria Micucci. Il giudice sottolineava nell’ordinanza che è doveroso “stigmatizzare in termini assai negativi che le condotte illecite siano state commesse all’interno di una Chiesa e siano, dunque, offensive dei luoghi e degli oggetti destinati al culto”.
I fatti
Il furto avvenuto all’interno della Parrocchia “Trasfigurazione del Signore” a Scorrano si è verificato il 16 novembre scorso. Secondo l’accusa, Raona si arrampicava all’altezza di una teca dove era collocata una statua raffigurante la “Madonna” e rubava una collana in oro, sfilandola dalla statua nonché un bracciale e una fedina e, successivamente, si impossessava della somma di 150 euro contenuta nella cassetta delle offerte. E subito dopo essersi impossessato del bottino, l’atto vandalico: il malvivente, infatti, urinava nei pressi di una statua raffigurante il crocifisso.
Ad incastrarlo, però, ci hanno pensato le registrazioni delle telecamere che ne inquadravano il volto e mostravano chiaramente tutto l’accaduto.
Le indagini hanno preso avvio, dopo la denuncia querela presentata dal parroco della Chiesa di Scorrano. Successivamente, Raona ammetteva di essere l’autore del furto e di aver venduto la collana in oro a un esercente di attività di “compro oro”, ricavandone la somma di euro 500 che gli serviva per acquistare della sostanza stupefacente e per pagare pregressi debiti, sempre legati alla droga.