Scontro tra treni a Galugnano, fissata l’udienza preliminare. Quattro imputati rischiano il processo


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Dopo la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura, è stata fissata l’udienza preliminare per l’incidente tra due treni sul binario unico Lecce-Zollino.

Sarà il gup Michele Toriello a stabilire se mandare a processo o prosciogliere quattro persone, tra cui due dirigenti delle Ferrovie Sud Est. Il 16 aprile prossimo dovranno presentarsi dinanzi al giudice: Rosario Rosato, 59enne di Lizzanello, macchinista; Lucio Curci, 55 anni di Foggia, in qualità di Business Unit Trasporto Ferroviario Ferrovie Sud Est e Luigi Albanese, 63 anni, originario di Lecce ma residente a Triggiano, Direttore del Trasporto Ferroviario Ferrovie Sud Est; Massimo Quarta, 53 anni di Monteroni, capotreno. Rispondono delle ipotesi di reato di: disastro ferroviario colposo, delitti colposi di danno, cooperazione nel delitto colposo. Sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Mario Rossi, Michele Laforgia, Andrea Di Comite e Maria Pia Scarciglia.

Non è da escludere che in sede di udienza preliminare, i neo imputati possano chiedere di essere giudicati con un rito alternativo (patteggiamento o abbreviato).

L’inchiesta

Un incidente dovuto non soltanto ad un errore umano, ma anche ad un’inadeguata formazione del personale. È quanto sostiene il pubblico ministero Maria Rosaria Micucci, nell’avviso di conclusione delle indagini, sullo scontro avvenuto il 13 giugno del 2017, tra due treni delle Ferrovie Sud Est. L’incidente verificatosi, all’altezza di Galugnano, provocò circa 20 feriti, tra passeggeri e personale di Fse.

Secondo quanto sostenuto dalla Procura, i quattro “con condotte colpose attive ed omissive in parte indipendenti e in parte cooperando tra loro… cagionavano un disastro ferroviario”.

Decisive, al fine dell’accertamento delle presunte responsabilità, le indagini condotte dagli agenti della Polfer e la consulenza tecnica dell’ingegnere Antonio Vernaleone.