Scontro tra treni a Galugnano: due dirigenti di Fse, macchinista e capotreno rischiano processo

Lo scontro avvenuto il 13 giugno del 2017 provocò circa 20 feriti, tra passeggeri e personale di Fse, e tanta paura.

Procura Generale Lecce

Quattro persone, tra cui due dirigenti delle Ferrovie Sud Est, rischiano il processo per l’incidente tra due treni sul binario unico Lecce-Zollino.
Il pubblico ministero Maria Rosaria Micucci ha chiesto il rinvio a giudizio per Rosario Rosato, 59enne di Lizzanello, macchinista; Lucio Curci, 55 anni di Foggia, in qualità di Business Unit Trasporto Ferroviario Ferrovie Sud Est e Luigi Albanese, 63 anni, originario di Lecce ma residente a Triggiano, Direttore del Trasporto Ferroviario Ferrovie Sud Est; Massimo Quarta, 53 anni di Monteroni, capotreno.
Rispondono delle ipotesi di reato di: disastro ferroviario colposo, delitti colposi di danno, cooperazione nel delitto colposo.
Adesso sarà il gup designato a fissare l’udienza preliminare. In quella sede, il giudice deciderà se mandarli a processo o chiederne il proscioglimento.
I neo imputati sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Mario Rossi, Andrea Di Comite e Michele Laforgia.

L’inchiesta

Un incidente dovuto non soltanto ad un errore umano, ma anche ad un’inadeguata formazione del personale. È quanto sostiene la Procura di Lecce, nell’avviso di conclusione delle indagini, sullo scontro avvenuto il 13 giugno del 2017, tra due treni delle Ferrovie Sud Est. L’incidente verificatosi, all’altezza di Galugnano, provocò circa 20 feriti, tra passeggeri e personale di Fse, e tanta paura.
Secondo quanto sostenuto dal pm, i quattro indagati “con condotte colpose attive ed omissive in parte indipendenti e in parte cooperando tra loro..cagionavano un disastro ferroviario”.
Decisive, al fine dell’accertamento delle presunte responsabilità, le indagini condotte dagli agenti della Polfer e la consulenza tecnica dell’ingegnere Antonio Vernaleone.