Finiscono sotto processo i due imputati coinvolti nella vicenda "smascherata" da Report sul presunto intervento chirurgico al cuore eseguito da un "tecnico".
Il gup Giovanni Gallo ha rinviato a giudizio il 42enne tecnico consulente originario di Supersano, Fabio Tridici ed il 61enne medico di Cavallino, ma originario di Galatina, Michele Galluccio Mezio. L'indagine sull'intervento "irregolare", eseguito il 18 novembre del 2013 nell’ospedale «San Giuseppe» di Copertino, prese il via a seguito della pubblicazione di un video, nel corso della trasmissione televisiva Report.
Gli imputati dovranno presentarsi il 1 luglio, innanzi al giudice Silvia Saracino della seconda sezione monocratica, per l'inizio del processo. Tridici è difeso dagli avvocati Luigi ed Alberto Corvaglia, mentre Galluccio Mezio dall'avvocato Giuseppe Bonsegna.
L'accusa per entrambi è di concorso nell'esercizio abusivo della professione medica. Il primo, addetto alle vendite della Boston Scientific, secondo la Procura, avrebbe "accompagnato" il cardiochirurgo, con il consenso di quest'ultimo, nell'intervento a cuore aperto in sala operatoria.
Il caso venne svelato il 19 ottobre nel corso della trasmissione condotta da Milena Gabanelli e in onda su Rai Tre. Il filmato è stato girato di nascosto da un altro tecnico presente in sala operatoria e si vedrebbe Fabio Tridici – munito di camice, guanti e mascherina – mentre è impegnato in un operazione di "riposizionamento di un elettrocatetere ventricolare" nel cuore di un ignaro paziente. Ancor prima che l’operazione venisse diffusa in televisione, Tridici venne licenziato dalla propria ditta, la Boston Scientific, una società americana specializzata nella vendita di apparecchi destinati agli ospedali.
Invece, secondo i difensori degli imputati, non sarebbe vero che il dottore Mezio acconsentì affinché Tridici operasse al posto suo; il consulente si trovava in sala operatoria per esercitare le sue funzioni di tecnico, per le quali era anche autorizzato. Inoltre, il video di Report di durata assai breve, non dimostrerebbe il contrario. In ogni caso, sostengono i difensori di Tridici, gli avvocati Luigi ed Alberto Corvaglia, nel caso in cui il tecnico fosse effettivamente intervenuto nelle vesti di "chirurgo", l'avrebbe fatto esclusivamente per tentare di salvare la vita ad un paziente.
Venne, invece, stralciata la posizione della conduttrice di Report Milena Gabanelli, del giornalista Sigfrido Ranucci autore del servizio e del tecnico che riprese l'operazione, Giuliano Micciullo. Per tutti l'accusa era di diffamazione, ipotesi di reato non ravvisata dal sostituto procuratore Roberta Licci che ha chiesto l'archiviazione. Adesso, di fronte all'opposizione presentata dall'avvocato Bonsegna, si pronuncerà il gip, dopo la fissazione dell'udienza.
Michele Galluccio Mezio rispondeva di una seconda imputazione per la medesima ipotesi di reato (esercizio abusivo della professione medica), ma è stato prosciolto dall'accusa, "perché il fatto non sussiste". L'uomo avrebbe acconsentito, secondo l'accusa, affinché altre persone, verosimilmente tecnici di aziende produttrici di pacemaker, lo sostituissero nelle visite ambulatoriali presso sette pazienti con la mansione di "controllo e programmazione di pace maker".
Queste visite sarebbero avvenute presso gli spazi ambulatoriali dello stesso ospedale «San Giuseppe» di Copertino, mentre Galluccio Mezio e Fabio Tridici erano impegnati nell'intervento chirurgico. Inoltre lo stesso cardiochirurgo,sempre in base a ciò che sostenga la Procura, avrebbe falsamente attestato nel registro informatico dell'Asl, che quelle prestazioni ambulatoriali le avesse eseguite lui stesso.