Venditore di pacemaker che opera a cuore aperto. Dopo il servizio di Report, la Asl di Lecce vuole fare chiarezza

Scoppia il caso all’indomani del servizio di Report nel quale un venditore di apparecchiature elettromedicali sembra effettuare un intervento a cuore aperto insieme al chirurgo nell’ospedale di Copertino. Il direttore generale della Asl avvia un’indagine interna.

È il 18 novembre del 2013, la sala operatoria è quella di Elettrofisiologia dell’Ospedale “San Giuseppe” di Copertino. Le immagini girate di nascosto durante l’intervento, invece, lasciano senza parole, indignano e come era prevedibile che sia, fanno letteralmente scoppiare il caso, finito, a distanza di un anno, all'attenzione della Procura di Lecce: sulla pellicola si vede un venditore di apparecchiature biomedicali, munito di camice, guanti e mascherina, che inserisce un elettrocatetere nel torace di un ignaro paziente mentre il cardiologo (quello vero) gli è accanto e osserva l’intervento.

Ad accendere i riflettori sulla scioccante sequenza è stata la trasmissione di Rai3 Report, condotta da Milena Gabanelli. Come è possibile che un’operazione così delicata sia stata effettuata da mani comunque "inesperte"? Sembra impossibile ed invece è realmente accaduto. Nel corso del servizio, l’agente di vendita, contattato telefonicamente, ha confermato la sua presenza in sala, ma ha anche precisato di non aver svolto alcun ruolo attivo nell’operazione: insomma era lì, su richiesta dello stesso medico, come “supporto” nel caso in cui si fosse verificata un’emergenza.

Dalla Asl di Lecce, intanto, con una nota a firma del direttore generale, Valdo Mellone, fanno sapere di essere a conoscenza dell’episodio sin dal 22 aprile scorso, quando la Boston Scientific  ditta fornitrice dell’azienda sanitaria del capoluogo barocco, aveva comunicato «di aver risolto in via disciplinare il rapporto di lavoro con un suo dipendente, per aver “fornito un aiuto al medico” in corso di effettuazione di un intervento di riposizionamento di elettrocatetere, al quale lo stesso presenziava quale specialista di prodotto».

«Alla luce del filmato mandato in onda, del quale è in corso l'acquisizione, – prosegue la nota- l'Azienda ha formalizzato una prima segnalazione in Procura della Repubblica ed ha avviato i necessari accertamenti al fine di stabilire: le circostanze effettive dei fatti (viene riferito per vie brevi che poteva trattarsi di circostanza di emergenza) e personale presente, con verifica della legittimazione; l’operato effettivo del personale presente in Sala, al fine di definire se siano state violate ed in che misura le norme che riservano al personale medico determinate procedure sul paziente; il grado di responsabilità di tutto il personale presente ed operante in Sala».

«Dalle prime evidenze comunque risulta che l'intervento, ad alta delicatezza, è stato concluso con successo dal Medico responsabile della procedura, già operatore di alta qualificazione e prudenza, oggi cessato dal servizio».



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