C'è l'atto e pure con tanto di firma. "Non sussistono i presupposti per lo scioglimento per mafia del consiglio comunale di Squinzano". Così recita il decreto, pubblicato dal Ministro dell'Interno Angelino Alfano, che dichiara concluso il procedimento avviato nei confronti del Comune di Squinzano per il sospetto di infiltrazioni mafiose. Conclusa, dunque, una storia avviata oltre un anno fa all'indomani della conferenza stampa che illustrò l'operazione denominata "Vortice-Déjù-Vù". Poi, dopo l'annuncio di Alfano, arriva anche la reazione del vice sindaco di Squinzano, Andrea Pulli, che in una nota stama fattaci pervenire in redazione dichiara:“Ero certo che il procedimento si sarebbe chiuso positivamente per il Consiglio comunale di Squinzano".
"Ho sempre avuto la massima fiducia nel lavoro svolto dalla Prefettura – prosegue – nella valutazione di tutti gli atti amministrativi passati al vaglio della commissione di accesso presieduta dal dott. Filippo Romano e dalla Magistratura. Tale commissione aveva il compito di valutare se sussistessero i presupposti di scioglimento del Consiglio comunale per il sospetto di infiltrazioni mafiose".
"Oggi la chiusura del procedimento non può che rendere l'Amministrazione orgogliosa del suo operato. Credo fortemente nelle Istituzioni e nel loro ruolo di esempio di buona condotta e rispetto delle regole. Infine ringrazio Magistratura e Forze dell'Ordine – conclude – che ogni giorno svolgono un grande lavoro per tutelare la nostra libertà e la nostra sicurezza contro ogni forma di criminalità”.
Giornata importante, dopo la firma del Ministro Alfano, anche in prossimità della visita a Lecce – settimana prossima – della Commissione Parlamentare Antimafia. Si svolgerà nelle giornate di lunedì, martedì e mercoledì prossimi e rientrerà in una serie di audizioni presso le varie direzioni distrettuali antimafia d'Italia.
Vi saranno sopralluoghi pure presso i beni confiscati alla criminalità organizzata.