Corsa a Palazzo Carafa, Congedo si ‘prende’ Russo. Lecce Città Pubblica avverte Fiorella: ‘Tutti insieme nel 2017 raggiungeste l’1,5%’


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La politica è strana e imprevedibile. Davano Erio Congedo triste e sull’orlo di una crisi di nervi con Gaetano Messuti che tentennava, Adriana Poli che remava contro, Luca Russo che non ne voleva sapere di accordi e apparentamenti.

E fotografavano Carlo Salvemini sorridente e alla guida di una gioiosa macchina da guerra elettorale, coesa e compatta, in grado di superare anche la critica fastidiosa e pungente che qualcuno dei suoi gli muoveva sul presunto deficit di ‘rappresentanza a sinistra’ della coalizione. ‘Nessuno può appropriarsi dell’esclusività di questa parola – diceva l’ex sindaco -. Se si parla di sinistra qualche cosa credo di poterla dire pure io, vista la mia storia’.

Sono passati  pochi giorni e la situazione sembra essere diversa. Congedo, anche se a caro prezzo, diciamola tutta, ha puntellato il sostegno di Messuti, ha intascato l’accordo con Russo e con le sue liste e sembra aver disinnescato la lady di ferro.

Salvemini, invece, deve fare i conti con la candidatura di Mario Fiorella; la falla di Lecce Bene Comune si è aperta e adesso bisognerà verificare quanto è grande. Certo è che oggi il sindaco uscente non ha ricevuto una bella notizia: la discesa in campo di Lbc qualcosa la erode. A dare fastidio sono le motivazioni della candidatura: se la coalizione di centrosinistra è troppo bilanciata verso il centro, e se visti i rapporti personali non è possibile allargarla, allora bisogna immaginare di costruire qualcosa di nuovo, andando a pescare in quell’elettorato di sinistra che non si riconosce in Salvemini e nelle sue liste. Fiorella piomba sul terreno di gioco e il suo arrivo non è detto che sia indenne per gli equilibri in campo.

A rispondere a Lbc, ci ha pensato nel pomeriggio proprio il movimento di Salvemini, ovvero Lecce Città Pubblica. Nella nota inviata nelle redazioni il messaggio è chiaro: la sinistra non solo c’è ma è anche ben rappresentata nella coalizione dell’ex primo cittadino.

‘Affermare che nelle liste che sostengono Carlo Salvemini non ci sia la sinistra – si legge – è un’offesa nei confronti di tutti coloro che dal 2017 ad oggi hanno tentato di ricostruire una comunità avviando un percorso che ha trovato nuova energia e capacità di aggregazione in associazioni civiche che rappresentano percentuali significative dell’elettorato cittadino. Le sigle partitiche, che, tutte insieme, nel 2017 raggiunsero l’1,5 percento, non sono titolari esclusivi della rappresentanza della sinistra cittadina.  La sinistra è nelle storie, nelle biografie, nell’impegno e nei convincimenti dei tanti tra noi che si spendono quotidianamente per la comunità, e non solo in occasione delle elezioni amministrative, facendo politica per Lecce e non contro qualcuno. Siamo una sinistra che esprime una nuova classe dirigente e ambisce a migliorare Lecce, non una sinistra di testimonianza che ambisce a eleggere un consigliere comunale’.

Passano pochi minuti e Congedo si regala il ritiro di Luca Russo dalla competizione (di ieri l’invito a desistere dalla corsa). Una mossa che compatta il centrodestra e che adesso potrebbe, perché no, spingere la stessa Poli Bortone a chiedere di rientrare e, purtroppo per lei , non dalle posizioni di forza di qualche giorno fa. Musica per le orecchie di Congedo le parole di Russo: “Il valore dell’unità per noi è sempre stato imprescindibile. Una vera e propria bussola  del nostro agire per evitare di frammentare o, peggio, lacerare una coalizione che rischiava di provare un pericoloso senso di smarrimento e confusione tra il suo elettorato. Ora possiamo guardare al futuro con maggiore consapevolezza e con rinnovata fiducia”.