Luca torna, ‘sta casa aspetta a te’. Congedo prova a compattare il centrodestra per disinnescare la Poli

Prova di dialogo tra i due candidati a sindaco. Congedo chiama Russo all’unità: ‘La pensiamo nello stesso modo, perché dividerci?’

Probabilmente, anzi sicuramente, non gli è stato facile ingoiare l’accordo a cui l’ha costretto Gaetano Messuti e che lo ha portato a promettergli ben quattro postazioni nella futura giunta in caso di vittoria del centrodestra. Il ‘patto di ferro’ non è che sia piaciuto tanto a molti alleati e si sanno per certo di malumori e mal di pancia che restano silenziati solo e soltanto perché la coalizione già divisa non vuole dare all’elettorato l’impressione di essere una polveriera. Poi si sa, come sempre succede, in caso di vittoria il malcontento sparirà e in caso di sconfitta tutti si ricorderanno di questa faccenda.

Il fatto è che Congedo vuole vincere e per vincere deve ingoiare più di qualche rospo. Stamattina ha detto definitivamente sì alle richieste ‘belle corpose’ di Messuti e oggi pomeriggio è partita l’offensiva per riportare nell’ovile Luca Russo. Il candidato sindaco che vanta il supporto di ben 7 liste (proprio ieri ha incassato l’adesione al suo progetto della Fiamma Tricolore di Walter Ronzini) aveva detto, in tempi non sospetti, che per il bene dell’unità avrebbe fatto anche un passo di lato (adesso si usa dire così…); poi gli screzi tra i ‘primaristi’ e Adriana Poli Bortone lo avevano consigliato a rimanere sulla sua strada e a candidarsi in autonomia.

Ma in politica anche pochi giorni sembrano un’infinità. E così oggi, Erio Congedo, più forte di prima, più sicuro dell’affidabilità della sua coalizione, ha pensato bene di riprovarci e di chiamare nella casa del centrodestra il poliziotto leccese a capo di un nugolo di civiche.

‘Caro Luca, due anni fa la coalizione naturale di centrodestra consegnò la città al centrosinistra. Da cittadini leccesi, poi, sappiamo molto bene cosa questo abbia significato. Diciotto mesi di tentennamenti, incertezze, impreparazione e improvvisazione che non potevano che produrre immobilismo, anonimato e arretramento. Mi ostino a pensare che l’avversario del centrodestra debba essere il centrosinistra, e non possa essere invece un altro centrodestra. Se abbiamo sostanzialmente gli stessi ideali e gli stessi valori a me continua a risultare incomprensibile come ci si possa proporre separatamente all’elettorato. Da padre, oltretutto, proprio non riesco a rassegnarmi a vedere un pezzo importante, come quello che tu rappresenti, restare fuori da quella che dovrebbe essere la sua famiglia politica ideale’, si legge nella lettera aperta indirizzata a Russo.

In fin dei conti, dice Congedo, le cose che ci uniscono superano quelle che ci dividono. Perché non provare a stare dalla stessa parte della barricata? ‘Nella mia idea di città, come la mia storia politica testimonia, la sicurezza dei cittadini e delle imprese rappresenta un caposaldo fondamentale. In quest’ottica, per me sarebbe assurdo dover rinunciare alla qualità del contributo che la tua esperienza professionale, come membro delle nostre gloriose forze dell’ordine, potrebbe certamente garantire’.

Insomma un tentativo per rafforzare il centrodestra tradizionale e mettere all’angolo la lady di ferro. Più cresce Congedo e più diventa difficile per gli avversari interni sganciarsi per andare altrove con il pretesto che la coalizione non ‘sfonda’. La palla adesso passa a Russo. E poi chissà cosa si inventerà Adriana Poli Bortone per far capire ai leccesi che la sua proposta non è affatto debole.



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