‘Patto di potere tra Perrone e Marti? Ma se ha cercato l’accordo fino a ieri…’ Salvemini sferza la Poli e si gode il centrodestra spaccato

‘Vogliamo andare avanti, perché indietro non si torna’, Carlo Salvemini si coccola il patto di ferro con Delli Noci e rimprovera alla Poli le vecchie frequentazioni politiche.

Carlo Salvemini, come è giusto e normale che sia, se la ride! Il centrodestra che si spacca è un bel favore alla sua candidatura. Il no di Adriana Poli Bortone alle offerte di Erio Congedo rafforza il sindaco uscente che si gode lo spettacolo poco edificante nell’altra parte della barricata politica cittadina, in cui ancora una volta prevalgono odi e rancori personali mai sopiti, anzi più vivi che mai.

Nella conferenza stampa in cui ha annunciato la propria candidatura a sindaco, la lady di ferro ha detto sì di essere scesa in campo con l’obiettivo di battere la Sinistra e Salvemini, ma le parole più dure le ha riservate ai nomi pesanti del centrodestra con cui ha deciso di non chiudere l’accordo, parlando esplicitamente di patto di potere tra Perrone e Marti.

Proprio su quella definizione di Adriana Poli Bortone, Carlo Salvemini è voluto intervenire per sottolineare la sua differenza dal resto dell’offerta politica cittadina: ‘Oggi la proposta politica che si offre ai leccesi è semplice e chiara: da una parte la richiesta di una rinnovata fiducia a chi si è posto come alternativa di quel patto di potere; dall’altra o la reiterazione di quel patto di potere uscito vincitore dalle primarie del centrodestra, oppure la riproposizione di una candidatura che ha cercato un accordo – per ora fallito – con quel patto di potere proprio alleato nel 2007, nel 2012, nel 2017’.

A dire il vero, il candidato sindaco fa finta di dimenticare che lui, fino alla sua caduta, con Roberto Marti e i suoi uomini, ci ha governato. Proprio grazie a Finamore, Calò e Gigante che è riuscito, infatti, a raccogliere quella maggioranza che gli ha permesso di stare in sella per quasi due anni. Ma si sa, in campagna elettorale, tutto è permesso, tutto è lecito, anche avere la memoria corta.

Salvemini ha, inoltre, voluto sottolineare la forza del suo accordo con Alessandro Delli Noci, un patto che non sembra essere scalfito dalle voci che vorrebbero il giovane ingegnere non lontano dalle istanze della Poli. Ma si sa, di voci ne circolano a sufficienza in città e tutte non sempre verificate. Solo i risultati elettorali faranno ben comprendere i fiumi di trasversalismo che stanno scorrendo in queste ore sotto l’asfalto di Lecce.

‘In ragione di una diversa idea di potere – non inteso come dominio e comando ma come servizio per migliorare e trasformare Lecce – io ed Alessandro ci siamo presentati insieme per governare la città nel 2017; siamo stati eletti; siamo stati alleati per diciotto mesi; siamo di nuovo insieme oggi’.



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