Il clima è rovente e non solo per i gradi centigradi che aumentano lungo la colonnina del termometro. L'atmosfera si fa calda a causa dei lavoratori salentini che ormai sono stanchi. Esasperati dalle situazioni precarie che vivono, giorno dopo giorno, come se stessero perennmente appesi ad un filo. Uno scenario visto e rivisto più volte, negli ultimi anni, quello verificatosi stamattina in via XXV Luglio: i dipendenti Alba Service bloccano la trafficata via del centro storico leccese, alzando la voce. Vogliono farsi sentire. Lo scorso 22 Aprile gli operai avevano quasi intravisto una luce nei buio profondo. La cosiddetta "fumata bianca", partorita dopo incontri, tavoli e riunioni col Prefetto di Lecce, Claudio Palomba. Da un lato, la Provincia di Lecce che si impegna per assicurare un importo di 300mila euro per lavori in materia di viabilità ed edilizia scolastica fino alla metà di Luglio. Dall’altro, la Regione Puglia che – in attuazione di quanto stabilito nell’accordo integrativo dello scorso 18 Febbraio – si impegna a completare l’istruttoria finalizzata ad individuare le somme necessarie (pari a 200mila euro) da integrare a quelle già deliberate, pari a 1 milione e 374mila euro, garantendo le funzioni nel settore dei servizi sociali. Con in più l’immediata attuazione delle le procedure di solidarietà, assicurando quindi servizi essenziali commissionati all’Ente Provincia.
Ciò, però, ancora non sarebbe avvenuto. L'allarme lo lanciò alcuni giorni fa Alessandro Monosi, rappresentante della sigla sindacale FISASCAT CISL Lecce. In comunicato stampa fattoci pervenire in redazione, infatti, annunciò voler incontrare il Prefetto affinché si faccia chiarezza sulla situazione:'Nonostante l'accordo, nulla è cambiato', dichiarò nella notte. Ebbene, dopo il sit-in odierno, le sue rischieste – così come quelledegli altri sindacati a sostegno dei diretti interessati – sono state ascoltate. Mercoledì prossimo avverà infatti un incontro di aggiornamento nelle eleganti sale della Prefettura leccese. Sarà il luogo giusto per fare il punto della situazione, in modo da fornire delle risposte (si spera certe e non esigue) ai circa 130 padri di famiglia in attesa da qualche anno, ormai.
Nel pomeriggio invece, gli operatori ARIF si recheranno a Bari, davanti alla sede della Regione Puglia per chiedere al governo regionale di mettere a disposizione le risorse necessarie atte ad integrare il personale per il servizio antincendio e le attività irrigue. Ciò a seguito pure del presidio avvenuto lo scorso 7 Luglio.