Non conosce pace il centro storico di Lecce, al centro negli ultimi mesi di continue polemiche. È iniziato tutto lo scorso luglio quando in Via Rubichi, arteria fondamentale del centro cittadino che divide il Tar con Palazzo Carafa, è stata sottoposta ad alcuni interventi di manutenzione. In quei giorni tanti sono stati i dibattiti attorno al tema della chiusura del centro cittadino al traffico: una chiusura netta, completa, segnando definitivamente la fine del problema del continuo via vai di automobili, dello smog e dei famigerati pass auto.
Le polemiche si sono susseguite per settimane, fino a quando lo scorso 29 settembre l’Assessore alla Mobilità del Comune Pasqualini ha promesso di portare il tema al centro delle attenzioni della Commissione Controllo.
Ma qualcosa, forse, non è andata per il verso giusto. ‘Si doveva discutere proprio oggi della proposta di pedonalizzazione di alcune piazzette del centro storico: una tematica importante che l'assessore alla Pasqualini annunciò con tono perentorio – attacca Carlo Salvemini. La delibera con i nuovi criteri per il rilascio del permessi di accesso alla Zona Traffico Limitato doveva essere portata nel prossimo consiglio comunale, ma nella seduta odierna non compare nell'ordine del giorno. L'ennesimo impegno disatteso.’
‘Un provvedimento urgente per la vivibilità del nostro centro storico che impedirebbe l'attraversamento e la sosta a migliaia di autovetture non autorizzate – prosegue Salvemini – viene congelato da mesi e mesi dall'amministrazione Perrone indisponibile, evidentemente, a prendere decisioni che inevitabilmente finirebbero per scontentare alcuni a vantaggio di tanti. Era il maggio del 2013 – rincara la dose – quando fu finalmente reso noto, su mia richiesta, il numero esatto dei pass d'accesso alla Ztl della città. Sono passati 29 mesi per predisporre un nuovo regolamento che ancora oggi non si porta in Consiglio’.
Deluso, quindi, Salvemini conclude: ‘Fino a quando si consentirà l'accesso indiscriminato nel centro storico a chi non ne avrebbe titolo e necessità sarà come avere un oasi naturalistica protetta dove si pratica quotidianamente, sotto gli occhi di tutti, la caccia. Nella quale tutto si consuma alla luce del sole e chi potrebbe impedirla si gira dall'altra parte’.
Proseguono, dunque, le polemiche, anche dopo la richiesta dei commercianti di Corso Vittorio Emanuele, altra arteria fondamentale del centro storico, che chiedono all’Amministrazione Comunale di liberare la via dai residui di un cantiere abbandonato al suo destino da giorni.