Volare ormai non deve più far paura: è vero, l’obiettivo resta la salvezza, da conquistare il prima possibile (i momenti-no arriveranno), ma questo Lecce deve pensare di essere grande. Del resto, solo una grande squadra poteva superare l’esame di maturità che ieri si chiamava Cremonese.
Erano tante le insidie: la settimana di sosta che poteva far perdere il ritmo fisico e mentale, il tabù da sfatare nei rientri dopo il riposo (costato fino a ieri due sconfitte), l’avversario di turno davvero forte e ben guidato dal neo tecnico Rastelli. Insomma, le trappole c’erano eccome, ma il Lecce le ha evitate tutte.
Il 2-0 siglato Falco-La Mantia è il timbro di un Lecce che sa come fare: mister Liverani disegna la formazione perfetta, mette in mostra Armellino (che si mette in mostra a sua volta), si affida a un monumentale Lucioni e sfrutta le doti di Falco e i polmoni di un infaticabile La Mantia.
“Oggi incontravamo una squadra di qualità – spiega a caldo mister Liverani – costruita per un campionato di vertice, e su un campo zuppo d’acqua. Noi abbiamo sofferto i primi 20 minuti sul palleggio: poi abbiamo trovato la giusta quadratura e avremmo potuto segnare anche nel corso del primo tempo.
Il secondo tempo, invece, è stato tra i più belli di questa prima parte di campionato. Non siamo mai arretrati, non abbiamo mai prestato il fianco all’avversario: dopo tanto lavoro i ragazzi hanno giocato con forza e intelligenza, sempre aggressivi lì davanti. Questo è il frutto di un lavoro iniziato in estate e che ora può proseguire al meglio.”
Quanto ai singoli, Liverani spiega: “ho preferito Falco a Palombi perché Simone veniva da qualche giorno di lavoro in differenziato e abbiamo preferito risparmiarlo considerato anche il campo pesante. La classifica ora può far venire le vertigini? La squadra sta crescendo, sta maturando e la qualità dei singoli accelera questa crescita. Ad oggi siamo a +11 dal quintultimo posto, quindi direi che va bene così”, conclude.
Ora testa al prossimo impegno: domenica prossima i giallorossi saranno di scena a Carpi, fresco di vittoria in quel di Padova.
Le altre
Insomma, Lecce terzo in classifica, a 3 lunghezze dalla capolista Palermo (1-1 in quel di Verona), e a un punto dal Pescara, fermato in casa dall’Ascoli al termine di una gara sentitissima. Si rifà sotto il Benevento che contro Perugia vince all’ultimo respiro (2-1 al “Vigorito”), mentre il Cittadella allunga la serie di risultati positivi dopo lo 0-0 in casa del Livorno, fanalino di coda.
Dopo dieci risultati utili consecutivi, invece, si ferma il Brescia: le rondinelle cadono in quel di Venezia (2-1), con i lagunari sempre più concreti dopo l’arrivo di mister Zenga. Termina a reti bianche la sfida tra Spezia e Foggia, mentre in coda prezioso successo del Carpi, in trasferta, a Padova. Questa sera derby di Calabria tra Crotone e Cosenza.
La classifica
Palermo 25, Pescara 23, Lecce 22, Cittadella, Benevento e Salernitana 20, Verona 19, Brescia 18, Spezia e Perugia 17, Ascoli 16, Cremonese e Venezia 15, Crotone 12, Padova 11, Carpi 10, Foggia e Cosenza 8, Livorno 6.
Prossimo turno 14^ giornata (30 nov – 3 dic)
Palermo-Benevento (ven. h21)
Cittadella-Salernitana (sab. h15)
Cosenza-Padova (sab. h15)
Cremonese-Crotone (sab. h15)
Ascoli-Spezia (sab. h18)
Brescia-Livorno (dom. h15)
Carpi-Lecce (dom. h15)
Perugia-Pescara (dom. h21)
Foggia-Venezia (lun. h21)
riposa Hellas Verona