Un Lecce non ancora domo riscatta l’immeritata sconfitta di domenica scorsa contro il Genoa e batte il Brescia, condannandolo matematicamente alla Serie B. Una Serie B che, invece, i giallorossi voglio evitare fino all’ultimo, anche se il contemporaneo successo del Genoa nel derby contro la Samp complica ancora tutto.
32 i punti del Lecce, 36 quelli di Genoa (e Udienese): le distanze restano invariate, ma le gare che ora restano da giocare sono solo tre. Ma è chiaro che la vittoria contro le Rondinelle alimenta ancora un briciolo di speranza. A dispetto di chi credeva un Lecce sulle gambe dopo l’ultima sconfitta, e con una formazione ancora una volta ridotta all’osso, Liverani è bravo a tenere i suoi sempre sul pezzo.
In campo rimanda Rispoli (per lui luci e ombre), riaffida la manovra a Tachtsidis che non lo delude, e in attacco non può che puntare su un Lapadula che, nonostante abbia solo 45 minuti di autonomia, sigla la doppietta decisiva, la seconda della sua stagione.
“Oggi sono stato costretto a centellinare Lapadula, che ringrazio perché gioca con la caviglia che gli crea grosse difficoltà – spiega Liverani nell’immediato dopo partita. Anche Falco deve ricorrere alle infiltrazioni per giocare: se loro non ci avessero messo il cuore oggi avremmo fatto fatica a schierare una formazione. Questo è il mio più grande rammarico: prima del lockdown avevamo trovato una quadratura con circa 15 giocatori in grande condizione. La sosta è stata devastante per noi e giocare ogni tre giorni ha cambiato le regole di questo sport”.
Costretto infatti a rinunciare a Deiola, Calderoni, Farias, Babacar e allo squalificato Petriccione, il mister non smette di elogiare la determinazione dei suoi e con un pizzico di amarezza spiega: “Da qui alla fine difficilmente avremo dei recuperi. Sarei già contento di non perdere nessun altro”.
Sulla partita, poi: “i ragazzi hanno fatto una partita di sofferenza e di qualità. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, iniziando l’azione sempre dal portiere e giocando in verticale con personalità e qualità”.
Lo sguardo, però, non può che non posarsi sulla classifica. “In questo momento non siamo padroni del nostro destino – ammette. Ma non vogliamo avere rimpianti se gli altri non dovessero fare risultato. Voglio fare il massimo con questa squadra, poi se gli altri saranno più bravi faremo loro i complimenti. Il calendario? Ora ci aspettano due trasferta di fila contro Bologna e Udinese. Noi dobbiamo fare sempre il massimo: il Bologna farà una partita importante perché conosco Mihajlović e so che non vorrà regalare nulla a nessuno. mMa noi dobbiamo metterci qualcosa di più: faremo di tutto per vincere sapendo che sarà dura”.
Al Genoa il derby, ora trema l’Udinese
Il resto della giornata, come detto, mette in vetrina il successo del Genoa nel ‘derby della lanterna’. 3 punti fondamentali nella corsa salvezza a cui partecipa anche il Torino con il pareggio ottenuto contro il Verona.
Resta da scoprire il risultato dell’Udinese che stasera ospiterà la capolista Juventus la quale in caso di vittoria potrà festeggiare il nono scudetto di fila. L’Inter, infatti, non va oltre lo 0 a 0 in casa contro la Fiorentina e resta al terzo posto. Roboante successo della Roma, poi, a Ferrara con la Spal travolta 6 a 1. Vince per due reti a uno, infine, il Parma sul Napoli che così rallenta in zona Europa League.
Di seguito il riepilogo completo della giornata:
Atalanta 1 – Bologna 0
Sassuolo 1 – Milan 2
Parma 2 – Napoli 1
Inter 0 – Fiorentina 0
Lecce 3 – Brescia 1
Sampdoria 1 – Genoa 2
Spal 1 – Roma 6
Torino 1 – Verona 1
Udinese-Juventus (oggi h. 19:30)
Lazio-Cagliari (oggi h. 21:45)
La classifica
Juventus* 80, Atalanta 74, Inter 73, Lazio* 69, Roma 61, Milan 59, Napoli 56, Sassuolo 48, Verona 46, Bologna, Parma e Fiorentina 43, Cagliari* 42, Sampdoria 41, Torino 38, Udinese* e Genoa 36, Lecce 32, Brescia 24, Spal 19.
(*una partita in meno)