Liverani si presenta al Parma: “mille dubbi se continuare a Lecce. Il Parma è arrivato dopo”


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La nuova era di Fabio Liverani a Parma è ufficialmente iniziata. Nel primo pomeriggio di oggi l’ex tecnico del Lecce si è presentato alla stampa ducale, facendo partire così il nuovo corso guidato dal DS Carli, vero artefice del suo approdo in Emilia.

Dopo l’addio burrascoso e condito di tanta amarezza, il mister romano non ha perso tempo, andandosi a prendere subito la panchina lasciata vacante da D’Aversa. Eppure, come spiegato dal Presidente Sticchi Damiani, Liverani sembrava avere tutte le migliori motivazione per ripartire ancora con i giallorossi, nonostante la retrocessone dello scorso campionato.

Improvvisamente, invece, l’uomo a cui si devono i principali meriti della ‘resurrezione’ giallorossa con due promozione consecutive in due anni, ha deciso di ripensarci, a poche ore dal raduno pre-season.

“Finire il campionato il 3 agosto mi ha fatto sorgere qualche dubbio – ha spiegato Liverani ai microfoni parmensi. Ma il Parma è arrivato dopo la mia scelta di fermarmi da Lecce: una scelta dovuta a pensieri personali, non c’era ancora nulla con il Parma”.

Eccola, dunque, la tanto attesa ‘versione del mister’. Sarebbero venute meno le motivazioni per ripartire e, solo dopo il divorzio dal Lecce, sarebbe arrivata la chiamata del DS Carli. Dichiarazioni che, però, stridono con le parole dello stesso Carli che pochi giorni fa ebbe a dire: “volevo portare Liverani al Cagliari, ma il Presidente ha fatto autonomamente altre scelte e così ho deciso di puntare sul Parma, sul Parma di Liverani”.

Ma tant’è.

“Ho percepito subito di fiducia del club – ha spiegato ancora il tecnico. Tutto il resto è andato in secondo piano. A Parma ho trovato tutto questo. Dopo tre anni in una piazza a cui sono molto legato, succede di avere mille dubbi“.

Ora per Fabio parte una nuova avventura: lui è senza dubbio tra i migliori tecnici emergenti del panorama italiano e alcune perplessità riguardano solo i tanti, troppi, gol subito nell’ultimo campionato con i giallorossi.

“A Lecce ho fatto un campionato di C come seconda miglior difesa. In B quarta miglior difesa. L’anno scorso c’erano difficoltà e lo sapevamo: avevamo deciso di rischiare con alcuni investimenti su qualche gol in più davanti. Purtroppo non è andata bene, siamo retrocessi tra tante difficoltà. L’obiettivo era quello di lottare fino all’ultimo minuto e lo abbiamo fatto. Non c’è fase offensiva senza fase difensiva”.