Adesso il Lecce non è più padrone del suo destino. Adesso il Lecce trema. Fa tanto male il pareggio interno rimediato nel Sabato Santo dai giallorossi contro il Siracusa: un 1-1 che sa di beffa, soprattutto per le innumerevoli occasioni sprecate nel corso del secondo tempo. Così, tra un palo, un paio di interventi miracolosi del portiere avversario e un rigore dubbio non concesso, il Lecce ora comanda la classifica con soli due punti di vantaggio su Trapani e Catania (che hanno già riposato), entrambe vittoriose.
Inutile il gol di Marino in avvio di ripresa per il Lecce che poi si fa riprendere subito da De Silvestro. “Siamo partiti abbastanza bene – ha detto Fabio Liverani al triplice fischio finale – sbloccando subito il risultato. Poi su una disattenzione abbiamo preso il pareggio e siamo entrati in difficoltà nella gestione della palla: la testa a volte ci da delle difficoltà. Nel secondo tempo, invece, le occasioni non ci sono mancate: c’è tanta amarezza per il risultato, ma obiettivamente opportunità così ghiotte non ci capitavano da tempo e non essere riusciti a sfruttarle mi lascia l’amaro in bocca. È chiaro che sul gol subito c’è stato un errore”.
Non manca un passaggio su uno dei primi episodi che hanno fatto mugugnare il pubblico, la sostituzione di Armellino dopo appena 20 minuti. “Armellino è uscito – spiega il tecnico – perché non era in buona condizione. Dopo pochi minuti l’ho visto in debito d’ossigeno e ho scelto di richiamarlo.
Nella parte finale di gara è andato in attacco anche Cosenza: abbiamo deciso di sfruttare molte forze fresche. Peccato. Ci mancano due rigori? Non mi sono mai attaccato agli episodi arbitrali e non lo faccio nemmeno questa volta. Preferisco sottolineare il cuore di questi ragazzi: ci è mancato solo metterla dentro. Ora non siamo più padroni del nostro destino: ora ci si deve rialzare. Siamo tutti uomini: fino ad oggi abbiamo avuto la possibilità di decidere del nostro destino. Ora non ci resta che fare il massimo: vedremo alla fine cosa succederà. Se siamo bravi a rincorrere ora lo dobbiamo dimostrare”.
Le proteste
Fanno discutere, infine le dichiarazioni di mister Bianco. “Faccio fatica a commentare, invece, quanto successo ad inizio partita: il Siracusa si è lamentato di una aggressione da parte di 7-8 calciatori del Lecce nei confronti di un tesserato – Daffara – siciliano. Io non ho visto nulla e non posso dire nulla, ma bisogna essere uomini di sport e capire che anche le parole hanno un peso”.
Insomma, i tifosi visibilmente delusi al termine dalla partita hanno chiesto e ottenuto un confronto con dirigenza, staff e calciatori. Inutile sottolineare come tutto il popolo giallorosso stia vedendo i tanti fantasmi del passato.
Anche perché le inseguitrici si fanno più vicine che mai: anzi, sia Trapani che Catania (che hanno già riposato e che dovranno affrontarsi a breve) sono virtualmente prime in classifica. Il Trapani supera in casa il Matera (1-0), mentre gli etnei passano sul campo del Catanzaro con il punteggio di 4 a 0. Le siciliane ora sono a -2.
Le altre
Nelle altre sfide, il Cosenza si impone per 2 a 1 a Castellamare di Stabia, mentre lo scontro playoff tra Rende e Monopoli se lo aggiudica la squadra pugliese con un gol in pieno recupero. La Paganese impatta contro la Casertana (1-1).
L’incontro tra Sicula Leonzio e Fondi si risolve in favore dei padroni di casa (2-0), mentre la Virtus Francavilla passa sulle ceneri dell’Akragas con il minimo scarto. Un gol per parte, infine, nel derby tra Bisceglie e Andria.
La classifica
Lecce 65, Trapani e Catania 63, Matera 47, Juve Stabia 46, Monopoli 45, Siracusa, Rende e Cosenza 44, Sicula Leonzio 41, Casertana 40, Virtus Francavilla 39, Bisceglie 38, Catanzaro 36, Reggina 33, Andria 32, Paganese 29, Fondi 26, Akragas 10.
Prossimo turno 34^ giornata (dom 8 aprile)
Casertana-Sicula Leonzio
Cosenza-Catanzaro
Matera-Rende
Reggina-Lecce
V.Francavilla-Trapani
Andria-Akragas
Fondi-Paganese
Monopoli-Bisceglie
Catania-Juve Stabia (lun 9 ore 20.45)
riposa Siracusa