“Lasciati senza cibo, nella sporcizia”. Le testimonianze degli anziani ospiti de “La Fontanella” raccolte in un esposto


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Le numerose segnalazioni dei parenti degli anziani ospiti della casa di riposo “La Fontanella” di Soleto confluiscono in un esposto. L’avvocato Angela Rizzo ha depositato il documento presso la stazione dei carabinieri di Soleto, guidati dal comandante Gennaro Palmieri. L’esposto sara trasmesso dai militari, nelle prossime ore, in Procura. Ricordiamo che c’è già un inchiesta affidata al sostituto procuratore Alberto Santacatterina.

L’indagine conoscitiva prosegue e i carabinieri di Maglie, di Soleto e dei Nas hanno già effettuato un sopralluogo nei giorni scorsi. L’ipotesi di reato è “abbandono di persone incapaci”, al momento a carico d’ignoti.

L’esposto per conto delle famiglie di quattro ospiti (tra i 70 e gli 80 anni di età) della rssa “la Fontanella”, come afferma il legale Angela Rizzo, “è stato presentato perché vengano accertati i fatti che hanno portato gli anziani ricoverati nella struttura ad essere apparentemente abbandonati dal personale che doveva prendersene cura”.

“I miei assistiti chiedono che gli inquirenti chiariscano questi aspetti, anche acquisendo la documentazione relativa alle presenze del personale e delle cartelle cliniche degli ospiti”, continua il legale.

Nello specifico, tre anziani pazienti sono risultati positivi al coronavirus e un’altro ha comunque segnalato la situazione di disagio ed abbandono in cui versava la struttura tra sabato 21 e giovedì 26 marzo, prima che la gestione fosse sottoposta al controllo dell’Asl e venisse garantita un’assistenza continua agli ospiti.

I familiari chiedono conferme investigative in merito alle affermazioni dei medici incaricati dall’Asl di relazionare sulle condizioni della rssa, i dottori Mattia e Silverio Marchello, circa le assenze contemporanee di parte del personale, che avrebbe presentato un certificato medico. Non solo, anche sulle conseguenti condizioni di ipotermia e denutrizione riscontrati anche dai sanitari dei diversi presidi ospedalieri dove sono stati condotti successivamente.

Le dichiarazioni di questi due medici, oltre a quelle del Sindaco di Soleto Graziano Vantaggiato, sono state attentamente valutate dal legale, insieme ad alcune testimonianze dirette degli ospiti. Un’anziana signora riferiva di non avere più la forza di parlare; non mangiava e non riceveva una terapia adeguata. Un’altra ospite  sosteneva che non veniva lavata da giorni e che non le veniva neanche somministrata la colazione.

Le famiglie degli anziani ospiti della residenza socio-assistenziale di Soleto, intanto, continuano a segnalare i casi “sospetti” (uno nella giornata di ieri) all’ avvocato Carlo Gervasi che sta, a sua volta, raccogliendo svariate testimonianze che a breve dovrebbero confluire in un altro esposto.

Vengono sottolineate, anche in questo caso, la mancanza di assistenza e di cure adeguate, ma anche le gravi difficoltà nel riuscire ad avere notizie o ad entrare in contatto con i propri cari.

I legali de “La Fontanella”

Gli avvocati Giuseppe e Michele Bonsegna, legali dell’amministratore e della direttrice della struttura, dichiarano: “ci manteniamo a disposizione degli inquirenti”. A breve, la difesa potrebbe depositare una relazione sul tavolo del pm, per sostenere che “La Fontanella” non è stata abbandonata a se stessa, nel periodo finito sotto la lente della Procura. Dunque, ritengono i due legali, tra sabato 21 e giovedì 26 marzo, prima che la gestione fosse sottoposta al controllo dell’Asl, è stata garantita un’assistenza continua agli anziani ospiti. E non vi è stato un fuggi fuggi generale di medici e assistenti sanitari. Alcuni di essi si sono messi in quarantena, solo per evitare il rischio di contagio all’interno della residenza.

Il quadro fornito dall’Asl

La Rsa “La Fontanella”, fino a pochi giorni fa ospitava 90 persone, ora scese a 33. Di queste 30 sono positive al Covid-19. Gli ospiti negativi sono stati collocati a distanza in stanze singole. Tutti gli altri sono stati trasferiti in altre strutture di lungodegenza, anche private. L’ultimo decesso si è verificato ieri. Complessivamente sono 88 i casi di contagio registrati tra pazienti e sanitari. Attualmente la Rsa sta operando di fatto come un vero e proprio reparto Infettivi. Tre i turni giornalieri di lavoro in cui ruotano un medico, due infermieri e 8 Oss, a cui si aggiungono gli operatori incaricati delle pulizie, della gestione della biancheria, dei pasti e l’ausiliariato in genere.

Inoltre, in una nota, la stessa ASL di Lecce spiega che per quanto attiene le condizione nutrizionale degli ospiti, considerando le loro condizioni di salute, la Direzione Aziendale ha richiesto in data 29/3/2020 una specifica relazione al Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica della ASL che ha in carico questa tipologia di pazienti, nelle strutture Residenziali e in Assistenza Domiciliare integrata, vista l’alta specializzazione necessaria nel definire specifici regimi dietetici bilanciati. Sulla base della verifica effettuata dal Servizio in data 30/3/2020 presso “La Fontanella” seguivano una nutrizione artificiale sette pazienti “con non autosufficienza completa per pregressa grave disabilità”. Di questi, quattro erano classificati come Pazienti Disfagici e tre come Pazienti Malnutriti. Questi pazienti seguivano una nutrizione artificiale che si caratterizza per l’uso di vari prodotti dietetici (addensante, acqua gelificata, ONS (Oral Nutrition Supplement), sacche per nutrizione enterale, sacche per nutrizione parenterale. Per quanto sopra, la correlazione diretta tra la carenza alimentare o assistenziale e la causa del decesso può essere effettuata solo dopo una analisi ponderata dei singoli casi. Verifica che al momento è in corso anche da parte della Magistratura a cui la Asl assicura tutto il supporto necessario per l’accertamento dei fatti.

Il Ministero invierà gli ispettori

E si sta muovendo sulla vicenda anche il Ministero della Salute. Nei prossimi giorni, saranno inviati gli ispettori presso “La Fontanella” di Soleto, come sta avvenendo per altre strutture sanitarie per anziani (ad esempio il Pio Albergo Trivulzio di Milano).