Torna in libertà, il medico di Calimera, arrestato nell’aprile scorso per aver picchiato un anziano paziente.
Il gip Giulia Proto ha accolto l’istanza dell’avvocato Ladislao Massari, legale del medico di base Vincenzo Refolo ed ha revocato la misura. Le esigenze cautelari, dopo oltre due mesi trascorsi ai domiciliari, sarebbero oramai venute meno. Inoltre, il medico ha chiesto scusa e si è mostrato sinceramente pentito per il gesto inconsulto. Invece, il 18 aprile scorso il Tribunale del Riesame (presidente e relatore Carlo Cazzella, a latere Antonio Gatto e Anna Paola Capano) aveva confermato i domiciliari per il medico di Calimera.
Intanto, è stata depositata la consulenza tecnica disposta dalla Procura ed affidata al medico legale Alberto Tortorella per verificare il tipo di lesioni riportate dall’86enne di Calimera, Foca Bellotoma.
L’arresto
Vincenzo Refolo è stato arrestato il 4 aprile scorso, con ordinanza di misura cautelare a firma del gip Giulia Proto, su richiesta del procuratore capo Leonardo Leone De Castris e del pm Massimiliano Carducci. L’indagato risponde del reato di lesioni personali aggravate dalla sua qualifica di pubblico ufficiale e dai motivi futili e abietti.
I medici, in seguito al ricovero del 3 aprile scorso (il giorno successivo all’aggressione), hanno stabilito per lui una prognosi di 25 giorni. Dopo la violenta aggressione per mano del medico di base, l’86enne ha rimediato la frattura di due costole ed ecchimosi sul viso e su altre parti del corpo.
Durante l’interrogatorio di garanzia, il dr. Refolo ha chiesto scusa per l’aggressione, avvenuta all’esterno dello studio. Egli ha però precisato come il video, ben presto divenuto virale, fornirebbe una ricostruzione parziale di quanto successo. Inoltre, sarebbe stato precedentemente insultato ed aggredito dall’86enne, all’interno del proprio ambulatorio. In particolare, ha dichiarato che l’anziano paziente gli avrebbe lanciato una sedia e avrebbe tentato di colpirlo con una stampella, alla presenza della propria segretaria, per non avere ancora ottenuto una visita, presso il Poliambulatorio di Martano, prescrittale giorni prima. Successivamente, mentre lo stava accompagnando verso l’esterno, Refolo sarebbe stato colpito da Bellotoma con una cartelletta. E solo a quel punto, ci sarebbe stata la sua scomposta reazione.
Foca Bellotoma, assistito dall’avvocato Renata Minafra, ritiene non veritiera la versione dei fatti offerta dal medico, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, negando di avere aggredito il medico, prima che questi lo picchiasse all’esterno dell’ambulatorio.