Il sapore della poesia nell’olio puro delle tele di Vittorio Tapparini: è il senso di “La chiglia della Luna”, la nuova collezione del maestro leccese presentata in due mostre in contemporanea che si svolgeranno nel Salento.
Prima tappa a Nardò dal 24 novembre 2018 al 6 gennaio 2019 e poi a Patù dal 1° dicembre 2018 al 6 gennaio 2019.
I vernissage quindi saranno due: sabato 24 novembre alle 18 da Morganarte in via Firenze 4 a Nardò e sabato 1° dicembre alla galleria Linea Cornici in piazza Indipendenza 29 a Patù, sempre alle 18.
Una doppia celebrazione dell’artista leccese che sbarca nel Salento con due mostre di Natale.
La chiglia della Luna
“La chiglia della Luna” è la struttura portante dei sogni, una sostanza resistente che racconta bene l’idea di speranza di queste opere, poggiata sulla certezza che il mondo si può cambiare cominciando a colorarlo con l’arte.
Sulle tele si muovono buffi uomini sotto cieli rosa, coppia di cuori, stelle, vie colorate, sogni d’amore.
È la resistenza culturale di chi non cede al mondo grigio dei muri, del crollo dei valori e della crisi, ma crede ancora nel lato più umano dell’esistenza, nei sentimenti, negli spazi di condivisione. Così l’artista riempie città e paesaggi di colori inusitati, di cavalli a dondolo dell’età del sogno cavalcati dagli adulti, di sposi innamorati che partono per il loro viaggio, di “lupi di periferia” che corrono via tenaci in vespa, in moto, in bicicletta, in barchette di carta.
“La chiglia di un’imbarcazione è la struttura principale di uno scafo e, anche se sommersa, sfida le onde e garantisce il viaggio – spiega Tapparini – l’arte ha per me la stessa funzione portante verso il futuro, anche se oggi ha troppo poco spazio. Ridare voce agli artisti e ai poeti significa dare voce al futuro, ai valori più veri dell’uomo, quelli che abbiamo dimenticato. Ricominciare dal pop nell’arte, dalla ricerca della gioia di vivere che resta nascosta dentro significa scavalcare l’ossessione della tragedia umana ormai fin troppo celebrata da pittura e scultura. Disegnare l’uomo innamorato che vuole vivere felice nel mondo è il nuovo, è rock, restare ancorati all’inquietudine e alla crisi paralizzante è vecchiume lento. L’utopia ha sempre cambiato il mondo”.
Il maestro Tapparini ha in corso ancora in questi giorni una personale a Lecce (“Aspettando l’Arca” fino al 24 novembre) presso Raphael ’78 Art Time, in via Imbriani 28.
Per info sulle mostre: Nardò 0833-836014349/3351653 – Patù 0833-765050 340-8995837.