Da una parte una prima pronuncia che fa sperare, dall’altra un rinvio che ha del clamoroso. Giornata campale per il campionato di Serie B quella odierna che si è giocata tutta nelle aule di Tribunale.
Foggia, Palermo, ma anche Venezia e Salernitana: sono tante le piazze coinvolte con il fiato sospeso che oggi hanno conosciuto una nuova tappa di questa scellerata post-season. Con i playoff già avviati (sabato si giocano le semifinali di ritorno), e playout in ghiaccio, oggi due decisioni eclatanti.
Ma andiamo in ordine, partendo dalla fine. Nel pomeriggio il Palermo e il suo pool di legali era chiamato a discutere in Corte d’Appello Federale la decisione del TFN di spedire i rosanero all’ultimo posto della classifica, condannandoli alla Serie C.
Una sentenza difficile da ribaltare per i siciliani che però erano convinti delle loro carte. Oggi era la data cerchiata in rosso, ma una volta nell’aula l’amara constatazione: udienza rinviata. Al 29 maggio. La motivazione? La scarsa lucidità e serenità del Presidente della Corte Sergio Santoro.
Casi di presunta corruzione
Il giudice, infatti, in mattinata ha ricevuto la comunicazione di essere nell’elenco degli indagati, insieme ad altre trenta persone, per presunti casi di corruzione al Consiglio di Stato. Santoro ha così deciso di astenersi, obbligando la Corte d’Appello Federale a designare una nuova composizione del Collegio e ad aggiornare l’udienza in altra data.
Doccia fredda, quindi, per i tifosi del Palermo, alcuni dei quali avevano anche raggiunto la Capitale per vivere da vicino l’attesa della sentenza. Nulla di fatto. I rosanero, al momento, sono ancora in C.
Accolta la sospensiva

Strettamente collegata a questa vicenda, in tarda mattinata, invece, è toccato al TAR del Lazio esaminare il ricorso proposto d’urgenza dal Foggia avverso la decisione della Lega B di bypassare i playout, condannando alla retrocessione le ultime tre in classifica (Carpi, Padova e, appunto, Foggia) e di prendere atto della decisione della retrocessione d’ufficio del Palermo. Senza ulteriori sfide sul campo.
Secondo i legali dei Satanelli, invece, le retrocessione all’ultimo posto del Palermo, dovrebbe comportare una sorta di “reazione a catena“, con posizioni a scalare, facendo quindi disputare gli spareggi tra Foggia e Salernitana.
Ebbene, dal Tribunale Amministrativo di Roma è giunta la decisione di accogliere, per il momento, l’istanza cautelare avanzata dai rossoneri che, di fatto, congela quanto deciso dalla Lega. I playout, insomma, tornano prepotentemente in auge.
Ora però c’è la discussione del merito: 11 giugno giorno dell’udienza, e per quel tempo la situazione generale, si spera, dovrebbe essere più nitida.