Ogni sconfitta fa male, ma trovare la forza per reagire e riprendersi subito quanto lasciato per strada qualche giorno prima è sintomo di grande caparbietà. Una caparbietà che conosce molto bene il Lecce di mister Fabio Liverani che, reduce dal KO di Padova costato il primo match-point per la promozione diretta in Serie A, nel prossimo fine settimana osserverà il suo turno di riposo (alla fine, mai così atteso per recuperare le pile), per poi ricevere all’ultima giornata lo Spezia, in un match da dentro o fuori.
In caso di successo, infatti, i giallorossi festeggerebbero tanto atteso quanto incredibile… un vero e proprio sogno ad inizio stagione quando il Lecce tornava a riaffacciarsi sul calcio che conta dopo sei lunghissimi anni di Serie C. Inutile guardare al Palermo (che in caso di KO sabato ad Ascoli consegnerebbe matematicamente la A ai salentini) perché l’unico vero avversario di questo Lecce, è appunto lo stesso Lecce.
Troppo brutto per essere vero quello visto all’opera allo stadio “Euganeo” contro l’ultima in classifica. Senza fiato, senza mordente ed, evidentemente, senza energie dopo l’impresa messa a segno meno di tre giorni prima contro il Brescia. Il vero Lecce è quello epico, quello cioè che in stagione ha sempre saputo reagire ad una sconfitta.
Ogni scongiuro è ammesso, ma il dato di questo torneo ci parla di un Lecce che ha sempre portato a casa punti – spesso pesanti – dopo una disfatta, più o meno meritata. Mai due KO di fila, insomma: ad una sconfitta ha fatto sempre seguito un filotto di punti che hanno permesso a Mancosu e soci di scalare la classifica e le gerarchie del campionato cadetto.
Dopo il primo KO, la prima vittoria
Nel dettaglio, il Lecce ha trovato la sua prima vittoria stagionale alla 4^ giornata, dopo cioè i pareggi iniziali contro Benevento e Salernitana, e la sconfitta in quel di Ascoli. Era il 15 settembre, e una settimana dopo la comitiva di Liverani ha festeggiato i primi 3 punti dell’anno, in casa, contro il Venezia. Hanno seguito poi la seconda vittoria consecutiva a Livono e il pari casalingo contro il Cittadella e la strabiliante vittoria del “Bentegodi” contro l’Hellas.

Il 21 ottobre è arrivata la prima beffa casalinga contro l’esperto Palermo, a cui però il Lecce ha saputo reagire con il pareggio di Foggia e la vittoria sul Crotone. Una settimana più tardi, però, è giunto l’immeritato KO a cospetto del Pescara: una gara, si ricorderà, rocambolesca, che però non ha scalfito il morale dei giallorossi capaci di reagire subito infilando tre vittorie consecutive contro Cosenza, Cremonese la storica Carpi.
A metà dicembre è arrivata la sconfitta contro la capolista Brescia allo stadio “Rigamonti”. Un’altra beffa, quella, superata con il successo nel turno successivo contro il Padova.
La sconfitta di Palermo e i 5 risultati utili di fila
Il 23 febbraio di quest’anno è la data, invece, della disfatta sul campo del Cittadella: un 4-1 netto, senza possibilità d’appello, superato però brillantemente con la fondamentale vittoria casalinga ancora una volta contro il Verona. Subito dopo, però, è giunto il crack di Palermo che poteva inficiare l’intera stagione, e invece da quel giorno il Lecce ha inanellato cinque risultati utili consecutivi (cinque vittorie e un pareggio), partendo dal successo nel derby contro il Foggia nel giorno dei festeggiamenti per i 111 anni di storia del calcio leccese.
Il resto è storia recentissima. Il 7 aprile è giunta la batosta in casa della Cremonese, superata con tre vittorie di fila contro Carpi, Perugia e Brescia.
Mercoledì scorso è giunta così l’inattesa sconfitta di Padova. Un brutto colpo soprattutto per gli oltre 2mila tifosi che erano giunti in Veneto a seguire la squadra, costretti non solo a rimandare la festa, ma anche ad ‘ammirare’ una prestazione decisamente non da Lecce.
Ora ci sono a disposizione circa 10 giorni per rimettere insieme tutti i pezzi, tutti quanti, prima dell’ultima gara di campionato. La cabala dice il Lecce sa come fare per rialzare la testa: lo ha sempre fatto.
Contro lo Spezia, del resto, non ci sono alternative: vincere significherebbe tornare nell’Olimpo del calcio italiano. Al “Via del Mare” sabato 11 maggio è attesa un’altra bolgia. Proprio come contro il Brescia, lo stadio è pronto ad ospitare 25mila spettatori: la caccia al biglietto scatterà questo pomeriggio a partire dalle ore 16.