Non accenna a scendere la febbre da Lecce. Da giorni ormai in Salento l’entusiasmo è a mille per quello che potrebbe essere il raggiungimento non di un obiettivo (non lo è mai stato), ma di un vero e proprio sogno. Il Lecce è a un passo dalla promozione in Serie A: la vittoria ottenuta domenica sera contro il Brescia capolista ha proiettato anche i salentini in vetta alla classifica, a +5 dal Palermo terzo, a tre turni dalla conclusione della regular season.
Due vittorie per avere la matematica certezza, ma – chissà – l’occasione giusta potrebbe giungere già oggi pomeriggio: alle 12.30 i rosanero, attanagliati da problemi societari, giocano l’anticipo contro lo Spezia, e in caso di mancata vittoria, la comitiva di Fabio Liverani potrebbe già dare il via alla festa. Condicio sine qua non è ovviamente il successo dei salentini.
Solo i 3 punti, al Lecce serve solo vincere per allungare o comunque mantenere invariate le distanze, anche perchè Mancosu e soci nel fine settimana osserveranno il loro turno di riposo. Ma attenzione all’avversario: il Padova è tutt’altro che finito. I biancorossi scudati sono “gravemente feriti”, ultimi in classifica, ma il pareggio strappato una settimana fa a Palermo permette alla squadra di Centurioni di sperare ancora nel playout. Obiettivo molto difficile, ma non impossibile.
Out Panagiotis, dentro Andrea?
Insomma, un testacoda rischiosissimo per il Lecce che deve anche fare a meno di Tachtsidis. Il registra greco, infatti, deve mordere il freno per squalifica, così come continuano ad essere indisponibili Cosenza, Saraniti e Fiamozzi. Liverani, quindi, è costretto a mettere mano ancora una volta al suo scacchiere e, davanti a Vigorito si collocheranno ancora Venuti, Lucioni, Marino e Meccariello (difficile l’impiego di Calderoni, Bovo invece si tiene in caldo). A prendere il posto di Panagiotis in cabina di comando sarà Andrea Arrigoni, affiancato da Petriccione e dal galvanizzato Tabanelli ex di turno (Majer tirerà il fiato, almeno in partenza), mentre in attacco Mancosu, Falco e La Mantia sembrano inamovibili. Accanto a loro oltre 2mila cuori salentini.
Il Padova, invece, vive sentimenti diametralmente opposti. Un anno fa festeggiava insieme al Lecce il ritorno in B, ora è a un passo da una nuova discesa negli inferi. Proprio come i giallorossi, i veneti rischiano, in caso di KO, la sentenza definitiva della retrocessione. Non solo. L’ambiente è tutt’altro che sereno: la tifoseria è su piede di guerra, ha già preannunciato la sua assenza dagli spalti, mentre la dirigenza poche ore fa ha messo fuori rosa tre elementi “dissidenti”.
Così, mister Matteo Centurioni deve rinunciare a Morganella, Broh e Calvano, oltre a Trevisan squalificato e Makogu, Ravanelli e Madonna acciaccati. Sarà allora 4-3-3 con Minelli tra i pali, Cappelletti, Andelkovic, Cherubin e Longhi in difesa, Pulzetti, Serena e Lollo in mediana, Capello, Bonazzoli e Baraye tris offensivo.
Come detto, sulle tribune dell’ “Euganeo” sarà un tripudio di colori giallorossi. L’arbitro dell’incontro sarà il signor Lorenzo Illuzzi della Sezione di Molfetta: calcio d’inizio alle ore 15 con diretta streaming su DAZN.