Lo scorso anno il suo Lecce gli regalò la promozione in Serie B. Quest’anno, il suo Lecce forse si è superato, regalando lui un successo dall’importanza mastodontica sulla strada che porta verso la Serie A. Il giorno della festa per Fabio Liverani ultimamente non è mai banale: no, il regalo di compleanno più bello quest’anno non doveva essere solo il rinnovo del contratto per la panchina giallorossa, ma la vittoria contro il Brescia, nell’incontro più atteso della stagione.
“Dopo lo scorso anno, sto passando dei bei compleanni, uno meglio dell’altro. Ora siamo nelle condizioni in cui il destino dipende solo da noi, e questo è un gran segnale”. Eh sì perché il successo di ieri sera contro il Brescia davanti a 25mila spettatori può valere una stagione intera. Il match clou del campionato cadetto ha riservato mille emozioni, ma soprattutto ha regalato il gol di Tabanelli che spinge i salentini in vetta, a +5 dal terzo posto. Con due vittorie nelle restanti due sfide il Lecce sarebbe in A.

“Credo che le parole di elogio per questo gruppo sono quasi finite – prosegue il tecnico romano. I ragazzi hanno fatto un percorso di grande crescita e nelle ultime dieci partite lo spartito, al netto dei risultati, è sempre stato questo. Abbiamo delle grandissime certezze, i ragazzi si applicano con costanza, con molti pregi e qualche difetto. Siamo forti nella totalità del gruppo”.
Un gruppo che ieri è salito in cattedra: solo così si poteva far del male alla prima della classe, solo così si poteva gettare il cuore oltre i tanti ostacoli. Anche ieri, infatti, Liverani ha dovuto rinunciare a qualche pezzo pregiato (Calderoni su tutti), ha disegnato la miglior formazione possibile con Meccariello proposto ancora come terzino e Majer a dare sostanza in mezzo al campo.
“Zan è un giocatore di livello internazionale – spiega il mister. Quando è arrivato veniva da 6 mesi di inattività, con tutte le difficoltà del caso, ma già dal primo giorno ci siamo accorti delle sue doti. Oggi è un elemento che garantisce grande corsa, tattica ed energia. Tabanelli invece è un giocatore scelto da me, su cui io conto sempre. È entrato al posto di Tachtsidis (che, ammonito, salterà la prossima, ndr) per non far saltare alcuni equilibri. Si è conquistato da solo questa stagione strepitosa perché credeva nelle sue qualità e opportunità: è una risorsa come tanti altri. Meccariello? Forse ho sempre sbagliato a utilizzarlo come centrale, perché da terzino sta stupendo!”, conclude sui singoli.
Ora sguardo al prossimo imminente ostacolo perché mercoledì si torna in campo nell’ultimo infrasettimanale dell’anno. Il Lecce renderà visita al Padova, nel più classico testacoda da non sottovalutare. Mister Liverani, prima di spegnere le candeline, sa di non potersi distrarre anche perché l’obiettivo lui lo ha ben in mente. “Ho pensato che questa squadra potesse ambire alla A diretta nel trittico di gare casalinghe contro Pescara, Ascoli e Cosenza. Lì mi sono accorto che potevamo alzare ancora di più l’asticella”.
Le altre
Ora, come detto, Lecce e Brescia. 63 punti. Entrambe appaiata lì su, in vetta alla classifica del campionato di Serie B, a +5 sul Palermo terzo in classifica. Entrambe artefici del proprio destino. Alle loro spalle è bagarre.
Il secondo pareggio consecutivo del Palermo obbliga i rosanero, nel pieno di una nuova crisi societaria, non solo a tentare il tutto per tutto per l’assalto alla promozione diretta, ma anche a guardarsi le spalle da un Benevento sempre più vicino.
Prima dell’2-2 dei siciliani in quel di Livorno, infatti, i sanniti si sono portati a -2 dal terzo posto grazie all’ennesimo roboante successo questa volta a danno del Cosenza (4-2). Pescara ed Hellas Verona non si fanno male nello scontro in piena zona playoff e si dividono la posta (1-1).
La caccia agli ultimi posti utili per gli spareggi promozione, invece, è serratissima. Nello scontro diretto, lo Spezia non riesce a fare bottino pieno in casa contro il Perugia e l’1-1 non fa felice nessuno. Il Cittadella rimonta due reti all’Ascoli, ma non riesce nell’impresa di portare a casa l’intera posta in palio.
Si fa sotto, invece, la Cremonese, che trova l’ottavo risultato utile consecutivo grazie al successo nel finale contro il Foggia. La comitiva di Rastelli cerca così un clamoroso aggancio all’ottavo posto, mentre i satanelli ora sono nel caos, ancora in zona retrocessione diretta.
In coda, infatti, è un continuo stravolgimento di posizioni: il Crotone vince la fondamentale sfida sul campo del Venezia con un convincente 4-1 e si portano a +4 dai playout, dove invece restano i lagunari inchiodati.
Nei bassifondi, tenta un sussulto d’orgoglio il Carpi che, vittorioso per 5 a 2 in trasferta contro la Salernitana, si lancia in una disperata rincorsa verso gli spareggi.
La classifica
Brescia e Lecce 63, Palermo 58, Benevento 56, Pescara 51, Verona 49, Spezia 47, Perugia e Cittadella 46, Cremonese 45, Ascoli 43, Cosenza 42, Salernitana 38, Crotone 37, Venezia 33, Livorno 32, Foggia 31, Carpi 29, Padova 26.
Prossimo turno 36^ giornata (1 maggio)
Palermo-Spezia (h 12.30)
Carpi-Cremonese (h. 15)
Cosenza-Venezia (h. 15)
Crotone-Benevento (h. 15)
Foggia-Salernitana (h. 15)
Padova-Lecce (h. 15)
Perugia-Cittadella (h. 15)
Verona-Livorno (h. 15)
Brescia-Ascoli (h. 18)
riposa Pescara



