Termina 2-0 per la Lazio la partita contro il Lecce, risultato bugiardo, la squadra di Sarri, infatti, avrebbe meritato molto più di due gol.
Dopo la sosta per gli impegni della Nazionale, è ripreso il Campionato di Serie A.
Il Lecce, che nell’ultimo impegno aveva pareggiato contro l’Hellas Verona, è ripartito dalla Lazio, squadra che evoca bei ricordi… con la vittoria in casa della compagine biancoceleste, infatti, lo scorso 25 maggio, i giallorossi hanno conquistato la terza storica salvezza consecutiva nel massimo torneo.
Detto dei salentini che sono arrivati alla sfida dopo il pari con gli scaligeri, i padroni di casa, erano reduci, invece, dalla sconfitta di Milano contro l’Inter, naturale, quindi, che hanno voluto riscattarsi quanto prima
Mister Di Francesco ha avuto disposizione l’intera rosa, ma ha operato due cambi, importanti, fuori Banda per Sottil e panchina per il peggior calciatore giallorosso fino a questo momento, Nikola Stulic a discapito di Francesco Camarda.
Il Lecce si è quindi schierato con il consueto 4-2-3-1 con Falcone tra i pali; difesa composta da Danilo Veiga, Tiago Gabriel, Gaspar e Gallo; Ramadani e Coulibaly davanti alla difesa; Morente, Berisha e Sottil a sostegno dell’unica punta Camarda.
Il primo tempo
Il primo tiro della gara è il rasoterra di Guendouzi facile per Falcone. Al 16mo il destro di Isaksen va largo. Al 26mo padroni di casa pericolosi, Dia ruba il tempo a Gaspar e tira, l’estremo dei salentini respinge di piede.
Lazio in vantaggio
Al 29mo i padroni di casa passano in vantaggio, cross di Basic la sfera arriva a Guendouzi che tira di controbalzo, Falcone si distende, riesce a toccarla, ma non a impedire che la sfera finisca in rete.
Al 36mo Basic ci prova Basic da fuori, ma il portiere giallorosso abbranca in presa. Al 41mo il tiro a giro di Guendouzi va alto. Al 42mo il 30 dei salentini anticipa in uscita Basic.
Il secondo tempo
Nella ripresa i giallorossi scendono in campo con due cambi, Banda al posto di Berisha e Stulic per Camarda
Trascorrono meno di cinque minuti e i biancocelesti raddoppiano. Dia ruba palla a Tiago Gabriel, si impossessa del pallone e trafigge Falcone. il direttore di gara convalida, ma viene richiamato dalla Sala Var e dopo aver visionato le immagini annulla la marcatura per un fallo dell’attaccante laziale. Al 56mo Falcone tiene ancora il Lecce in gioco con due parate consecutive prima su Romagnoli e poi su Isaksen. Al 57mo Basic manda alto e un minuto dopo stessa sorte tocca il tiro di Isaksen. Al 63mo Pierotti prende il posto di Sottil. Al 66mo Pierotti manda alto. Al 67mo Tiago il piatto di Tiago Gabriel da fuori è facile preda di Provedel. Al 72mo doppia occasione per i capitolini, tiro di Guendouzi, l’estremo dei salentini si distende e devia sul palo, Isaksen prende palla e crossa per Zaccagni la cui girata termina nuovamente sul legno. Al 76mo nuovo doppio cambio per i salentini, fuori Morente per N’Dri e Kaba per Koilibaly. All’80mo la punizione dal limite di Banda viene respinta dalla barriera. All’85mo il tiro di Basic è largo.
Raddoppio meritato
Al quinto minuto di recupero la Lazio raddoppia meritatamente. Lancio lungo di Provedel, Noslin brucia Tiago Gabriel e si presenta davanti a Falcone, il capitano riesce a parare il primo tiro, ma la sfera rimapalla sull’attaccante olandese che a porta vuota deve solo spingerla dentro.
Giallorossi pessimi, fanno molti passi indietro ed escono più che meritatamente sconfitti dallo stadio “Olimpico”. La squadra di Di Francesco per l’intero arco della partita ha subito gli attacchi dei padroni di casa, che oltre alle due marcature si sono visti annullare un gol e hanno colpito due legni, a conti fatti un risultato bugiardo, i salentini avrebbero meritato la goleada, migliore in campo, non poteva essere altrimenti, capitan Falcone che ha evitato un’ulteriore umiliazione. Domenica si torna in campo nella sfida del “Via del Mare” contro il Torino dell’ex Marco Baroni.
